Vorrei domandare come mai nell'inserimento delle superifici, opache o trasparenti che siano, viene richiesto il fattore di forma tra componente e volta celeste Fr, nell'ambito della voce "Apporti solari". La nota (5) della UNI TS 11300-1, infatti, dice: Nella presente specifica tecnica, a differenza della UNI EN ISO 13790:2008, l'extra flusso termico dovuto alla radiazione infrarossa verso la volta celeste viene considerato come un incremento dello scambio termico per trasmissione invece che come una riduzione degli apporti termici solari."
Il programma rispetta la nota (5) oppure effettivamente "fa agire" l'extraflusso sugli apporti solari?
Notavo, inoltre, che la richiesta del coefficiente Fr non è presente tra i dati della voce di inserimento dei Cassonetti", a maggiore conferma del dubbio che forse il software non segue la nota (5).
Ciao e grazie.

Semplicemente perchè è più "logico". Il calcolo viene eseguito comunque aumentando l'extraflusso alle dispersioni e non sottraendolo dagli apporti solari (questo lo si può verificare dai dati riportati in scheda "Fabbisogni"). Onestamente non riesco a capire il motivo di tale differenza che porta effetti collaterali nel calcolo estivo, nel fattore di utilizzazione degli apporti gratuiti, etc.


No, qui c'è una nostra mancanza che si trascina da tempo. All'inizio ritenevamo che i cassonetti dovessero essere considerati una sorta di "ponti termici". D'altro canto non c'è scritto da alcuna parte che i cassonetti devono essere considerati superfici opache a tutti gli effetti.
Attualmente per i cassonetti viene calcolato l'extraflusso ma non l'apporto solare (il cassonetto è verticale quindi Fr è noto). Nel futuro modificheremo il software per richiedere anche l'esposizione. Non lo abbiamo ancora fatto perchè la differenza qui è veramente irrisoria. Chi desidera comunque essere ancora più preciso, può inserire i cassonetti direttamente fra i componenti opachi (con trasmittanza pari a 1 o 6 W/m²°C).

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