Ciao a tutti.
Nel calcolo ad elementi finiti dei ponti termici in modalità bidimensionale (ma anche tridimensionale), se si esamina attentamente la UNI EN ISO 10211, sono specificate le modalità per la scelta dei "piani di taglio 2d" nell'esame delle varie sezioni (nodi) dell'edificio.
E' corretto quanto dici, infatti, riguardo le dimensioni delle zone in aggetto, dovute a sbalzi e terrazzamenti, rispetto alle altezze di calcolo delle pareti, che dovrebbero essere omogenee e fissate in all'incirca 1.00m.
Una cosa, però, non mi torna riguardo a ciò che dici sullo spessore dello "strato di aria esterna" in KOBRA.
A quanto mi risulta, nella definizione delle "dimensioni orizzontali" ("horizontal sizes" nel software), il primo e l'ultimo valore servono a delimitare il disegno nel report di calcolo, mentre il flusso termico è, come noto, strettamente individuato dalla relazione che coinvolge le resistenze di ogni componente della stratificazione e quelle liminari, secondo la formula:
Q = H * DT [W], dove H, altro non è che il coefficiente di accoppiamento termico per trasmissione:
H = K * S [W/K], dove K = 1/Rtot
Il software, nella sezione "edit data", ti chiede caratteristiche dei materiali e resistenze liminari, ma non ti chiede caratteristiche per "strati d'aria" esterni, a meno che non si parli di intercapedine nella zona interna della cassa vuota di tamponamento.
Puoi effettuare una semplice prova scegliendo, tra gli standard "prEN 14683" di KOBRA, il caso CEN_A02 e facendo "girare" il software con due impostazioni:
-primo "giro", con i valori standard offerti dal software
-secondo "giro", con il tuo "strato di aria esterna" a modulo 100cm, anzichè 10cm
Il risultato non cambierà di una virgola, dato che le distanze tra i punti notevoli, per l'integrazione del flusso (vedi BD, KL, ecc...), non saranno variate...
Spero di non aver detto "fregnacce"...😎