Ho a che fare con due palazzine gemelle costituite da 8 alloggi ciascuna, gestite da 2 diversi amministratori.
Gli impianti a servizio di queste palazzine (caldaia da circa 70-80 kW più bollitore per ACS) sono praticamente identici, a parte che una caldaia è a condensazione mentre l'altra è tradizionale. La contabilizzazione è di tipo diretto, visto che è stato possibile installare i contacalorie e le valvole di zona nei pianerottoli a servizio dei singoli alloggi.
Il problema è che non è stato possibile installare i contalitri per ACS: non li hanno mai avuti e non è possibile intercettare le tubazioni di alimentazione per i singoli alloggi.
Ora, da una parte con uno dei due amministratori è stato deciso di installare in CT oltre che i due contacalorie anche un contalitri in ingresso al bollitore per conoscere il consumo totale di ACS e, applicando la formula (51) della 10200, stimare per differenza con i valori rilevati dal contacalorie del bollitore il valore del consumo involontario di energia per ACS. Questo andrà suddiviso tra i condomini con i millesimi di ACS. Il rimanente, per così dire consumo volontario, sarà suddiviso tra gli alloggi in proporzione al numero di persone presenti per ogni alloggio (che è il metodo che hanno utilizzato fin'ora). In questo modo riesco ad avere una specie di suddivisione tra volontario ed involontario, seppur empirica, utilizzando i millesimi termici ACS.
Nell'altra palazzina, l'altro amministratore mi chiede se è possibile semplificare la procedura di suddivisione utilizzando la semplice suddivisione in proporzione al numero di occupanti per alloggio, quindi utilizzando solo i dati rilevati dal contacalorie, senza installare il contalitri in ingresso al bollitore e senza usare i millesimi termici ACS.
Secondo voi è possibile utilizzare l'uno o l'altro metodo o procedereste in altro modo?
Grazie