Michele Vignoli
8 anni fa
vorrei confrontarmi con voi,
capannone nuovo, decreto requisiti minimi, per raggiungere il 35% fonte rinnovabile obbligatori (se non erro) ... che impianto ci mettereste ? i semplici tipo "termosplit" a condensazione non sono + sufficienti.
o sbaglio qualcosa ?
emanuelsa
8 anni fa
Quesito molto interessante...
io credo che anche per questo tipo di fabbricati, cosi come per il residenziale, occorra considerare generatori a pompa di calore, con sistemi di emissione del tipo pannelli radianti a pavimento, oppure pompe di calore aria/aria tipo Rooftop e sistemi piu o meno canalizzati per la diffusione dell'aria
Michele Vignoli
8 anni fa
Se invece fosse "ristrutturazione di impianto termico" in edificio E8 esistente un sistema come il "termosplit" potrei ancora prevederlo.
Confermate ?
(salvo poi provvedere , a parte, ad un qualche sistema a fonte rinnovabile solo per ACS, per raggiungere il 50%)
atomozero
8 anni fa
Anche qualche sistema ibrido (CT/PDC) potrebbe essere interessante, sicuramente per la pochissima produzione di acqua sanitaria un solare termico in questi casi e' non ammortizzabile.... 😞 conviene puntare su un produttore di acs in pompa di calore

Quesito molto interessante...
io credo che anche per questo tipo di fabbricati, cosi come per il residenziale, occorra considerare generatori a pompa di calore, con sistemi di emissione del tipo pannelli radianti a pavimento, oppure pompe di calore aria/aria tipo Rooftop e sistemi piu o meno canalizzati per la diffusione dell'aria

Messaggio originale di emanuelsa:



emanuelsa
8 anni fa
Se fosse "Ristrutturazione impianto termico in edificio esistente" il sistema "Termosplit" potrebbe essere considerato verificando il rispetto del rendimento globale medio stagionale, puo darsi che occorra prevedere la versione a condensazione del generatore di calore del termosplit.
Per l'acqua calda sanitaria in un edificio E.8, i fabbisogni credo siano veramente bassi, prima conviene valutare bene questi e poi decidere la soluzione migliore per produrla.
Se si opta per l'impianto con pompa di calore potrebbe essere utilizzata la stessa pompa di calore per il riscaldamento ambienti per produrre alternativamente anche Acqua calda sanitaria con un bollitore.

Approfitto per esporre un dubbio che ho da diverso tempo :
Adottando una soluzione "Termosplit" con tanti generatori di calore a condensazione sparsi lungo le pareti perimetrali del fabbicato, poi la condensa come viene smaltita ? Si fa realizzare una rete di scarico lungo tutto il perimetro dell'edificio per raccogliere le condense da convogliare poi nella rete acque nere con un eventuale pozzetto con sali di neutralizzazione a monte dell'immissione nella rete acque nere ?
Oppure sotto ogni generatore si prevede (dentro l'edificio) un singolo neutralizzatore di condensa per poi scaricare a perdere sull'asfalto esterno o in un pozzetto drenante ?
Ho la sensazione che non faccia cosi nessuno...
UMStudio
8 anni fa
Sono alle prese con la progettazione di un capannone nuovo 6.000 metri quadri , e mi sono posto lo stesso dubbio. Ovviamente è facile parlare di PDC e radiante per sistemi industriali, ma come ben sapete il committente è sempre restio a sborsare soldi... Nel caso in questione poi ho dei carichi appoggiati al pavimento proibitivi quindi di radiante non se ne parla!
D'altro canto i sistemi in PDC tipo roof-top con aria calda su un capannone alto 11 metri creerebbe delle stratificazioni da paura!
Stò prima a creare un capannone passivo che non ha bisogno di impianto di riscaldamento.
UMStudio
8 anni fa
Dopo aver eseguito i calcoli sono giunto alla seguente conclusione:
Il capannone sarà isolato con valori di trasmittanza conformi ai limiti imposti dal decreto. Così facendo anche riscaldandolo con un sistema come i nastri radianti ottengo sempre un EPH,nnren inferiore di molto rispetto al valore limite. Essendo che in ogni caso il fotovolatico verrà fatto, posso accedere al comma 7 e 8 dell'Allegato 3 del D.Lgs 28/11 e motivare che tecnicamente non è realizzabile un impianto radiante ne tantomeno un impianto ad aria, e applicando la formula vado a verificare di compensare tali mancanze con il miglioramento dell'indice energetico.
Problema risolto!
garcangeli
8 anni fa
Di quando è la richiesta del titolo abilitativo, parli di capannone nuovo...
UMStudio
8 anni fa
Si esatto nuovo di pacca!
L'all. 3 del D.Lgs 28/11 rimane valido sia per l'uso delle FER che per la possibile esclusione! Ovvio che la motivazione deve essere tecnica. Nel mio caso il radiante non si può fare avendo carichi importanti estesi su almeno il 70% della superficie, e riscaldare un capannone di 10 mt con un sistema ad aria è un abominio termodinamico! Per non parlare del movimento di pulviscoli legati alle lavorazioni.
garcangeli
8 anni fa
Si può fare con il comma 8.... da capire però se Peffettiva/Pobbligo può essere maggiore di 1!!!! In tal caso I da raggiungere è meno stringente...
UMStudio
8 anni fa

Si può fare con il comma 8.... da capire però se Peffettiva/Pobbligo può essere maggiore di 1!!!! In tal caso I da raggiungere è meno stringente...

Messaggio originale di garcangeli:



Si esattamente, nel mio caso Pobbligo è 106 kWp, ma ne verranno instalati almeno il doppio. In ogni caso ho fatto la verifica ponendo il rapporto pari a 1 e mettendo come valore limite l'EPgl,nren, 2019/2021, in questo modo mi sono messo nella condizione più sfavorevole.
Come %obbligo poi ho fatto la somma 50+35%=85%, mentre %effettiva ho fatto il prodotto tra la percentuale ACS e quella risc+raff+acs. Insomma più restrittivo di così non si può. La fortuna è che con i capannoni è facile scendere molto con l'indice energetico se si fa un isolamento opportuno.
Inoltre andando a calcolarmi la trasmittanza della struttura pavimento basandomi sul calcolo uni 13370, come ho chiesto sull'altro post, riesco ad ottenre su 6000 metri quadri di capannone un ottima U anche con poco isolante!
vinz75
  • vinz75
  • 68.6% (Amichevole)
  • Classe G
8 anni fa

Dopo aver eseguito i calcoli sono giunto alla seguente conclusione:
Il capannone sarà isolato con valori di trasmittanza conformi ai limiti imposti dal decreto. Così facendo anche riscaldandolo con un sistema come i nastri radianti ottengo sempre un EPH,nnren inferiore di molto rispetto al valore limite. Essendo che in ogni caso il fotovolatico verrà fatto, posso accedere al comma 7 e 8 dell'Allegato 3 del D.Lgs 28/11 e motivare che tecnicamente non è realizzabile un impianto radiante ne tantomeno un impianto ad aria, e applicando la formula vado a verificare di compensare tali mancanze con il miglioramento dell'indice energetico.
Problema risolto!

Messaggio originale di UMStudio:


Non è richiesta la climatizzazione estiva?
In ogni caso nel caso di climatizzazione invernale ed estiva, che sistema adotteresti?
UMStudio
8 anni fa

Dopo aver eseguito i calcoli sono giunto alla seguente conclusione:
Il capannone sarà isolato con valori di trasmittanza conformi ai limiti imposti dal decreto. Così facendo anche riscaldandolo con un sistema come i nastri radianti ottengo sempre un EPH,nnren inferiore di molto rispetto al valore limite. Essendo che in ogni caso il fotovolatico verrà fatto, posso accedere al comma 7 e 8 dell'Allegato 3 del D.Lgs 28/11 e motivare che tecnicamente non è realizzabile un impianto radiante ne tantomeno un impianto ad aria, e applicando la formula vado a verificare di compensare tali mancanze con il miglioramento dell'indice energetico.
Problema risolto!

Messaggio originale di vinz75:


Non è richiesta la climatizzazione estiva?
In ogni caso nel caso di climatizzazione invernale ed estiva, che sistema adotteresti?

Messaggio originale di UMStudio:



No. In un capannone industriale la climatizzazione estiva???? Adotterei un sistema di cool-roof sul tetto dato che la maggior parte del carico entrerebbe da li. Per l'estiva si può pensare a dei torrini di estrazione aria dal tetto e dei condotti di ingresso aria preraffreddata geotermicamente mediante vespaio! Si alza un pò l'UR ma in un capannone non ho mai visto grosse necessità di raffrescamento. Sfido poi a trattare quasi 70000 metri cubi
garcangeli
8 anni fa
Quanto ti vengono le trasmittanze delle strutture disperdenti?
UMStudio
8 anni fa

Quanto ti vengono le trasmittanze delle strutture disperdenti?

Messaggio originale di garcangeli:



Pannelli prefabbricati realizzati con trasmittanze al limite della norma, ovvero 0,3 per verticali e 0,25 per copertura, il pavimento non ricordo ma veniva più basso del limite normativo. Lucernari 1,7.

Domanda: EPc se non ho servizi di raffrescamento non devo mica verificarlo o sbaglio?
studio17
8 anni fa

Si esatto nuovo di pacca!
...e riscaldare un capannone di 10 mt con un sistema ad aria è un abominio termodinamico! Per non parlare del movimento di pulviscoli legati alle lavorazioni.

Messaggio originale di UMStudio:



Per curiosità....visto che la tua è una certezza, hai avuto esperienze negative?

Magari a livello di distribuzione aria, con un impianto fatto bene, con canali a pulsione microforati (ad esempio), qualcosa di decente si riesce a fare....
UMStudio
8 anni fa

Si esatto nuovo di pacca!
...e riscaldare un capannone di 10 mt con un sistema ad aria è un abominio termodinamico! Per non parlare del movimento di pulviscoli legati alle lavorazioni.

Messaggio originale di studio17:



Per curiosità....visto che la tua è una certezza, hai avuto esperienze negative?

Magari a livello di distribuzione aria, con un impianto fatto bene, con canali a pulsione microforati (ad esempio), qualcosa di decente si riesce a fare....

Messaggio originale di UMStudio:




Si tutto si può fare ma a che costo? Qui l'imprenditore medio se cominci a parlargli di cose un attimo più complicate di un generatore d'aria calda ti guarda in cagnesco!
Seguo per lavoro parecchi capannoni e quando parliamo di altezze sui 10 metri c'è poco da fare ma generatori d'aria calda e aerotermi rimangono sistemi che costano poco e danno poco in termini di comfort. Se a questo aggiungi la rumorosità ed il pulviscolo in sospensione... Poi ogni impianto va contestualizzato ai fini del processo lavorativo che si ha!

In ogni caso trovo i nastri radianti un ottimo compromesso tra costo di investimento e comfort.