Buonasera a tutti, anche se vi seguo da diverso tempo imparando sempre di più, è giunto il momento di porre una domanda, ovviamente dopo aver ringraziato gli sviluppatori del software e tutti gli utenti che partecipano alle discussioni: sto redigendo 4 Ape per 4 appartamenti in condominio anni '70 con impianto riscaldamento e ACS centralizzato con contabilizzazione. Gli appartamenti hanno tutti una superficie di circa 100mq ma uno di essi ha anche l'impianto di climatizzazione/pompa di calore. Rapporto S/V pressochè simile (1-2 =0,42 , 3-4 =0.55).... risultati:

app 1 - EPgl/nren 126.56 classe F
app 2 - EPgl/nren 120.27 classe F
app 3 - EPgl/nren 130.90 classe B
app 4 - EPgl/nren 251.87 classe G

l'app 1 e 2 sono a piani intermedi, affiancati mentre il 3 e 4 all'ultimo piano (su due livelli, quindi dispersione anche in copertura)

tutti con impianto (metodo rendimenti precalcolati con potenza generatore plausibile con suddivisione quote) e rendimenti tabellari.
L'app 3 ha la pompa di calore messa in priorità sulla caldaia e l'impianto di raffrescamento.
Forse non ho ancora recepito a livello mentale le modifiche introdotte dal decreto 1 ottobre, ma trattandosi di Ape per vendita, non vorrei prendere delle cantonate (e vai a spiegare al cliente che i due attici hanno una differenza così grande, solo per la presenza del climatizzatore)

Tabella 1 allegato 1. L'energia elettrica è considerata con una quota di rinnovabile (19%) anche se prelevata dalla rete ( ovvero non autoprodotta) .

Anche a me è capitata la stessa identica cosa.

Chiederei conferma ad Ibasa o Mara (sono quelli che seguo meglio) che ritengo essere tra i più competenti del settore

Infatti, pensavo più o meno la stessa cosa, certo che il salto di classe così elevato (anche se quello che conta sono i numeri reali di calcolo) potrebbe indurre qualche proprietario, la butto lì.... a installare un climatizzatore anche di scarsa qualità, per poi vendere un edificio di classe G (che ad orecchio suona male) che improvvismente diventa di classe B o C.....

A parte che l'energia elettrica che si "ciuccia" la PdC ha una quota di rinnovabile, dovete tenere conto che:

- la PdC ha rendimenti più elevati del 100% (il COP), per cui produce di più di quello che consuma, ecco che l'energia primaria finale cala. Tenendo conto che l'edificio di rif. standard che calcola le classi "usa" comunque il gas (rendimenti ben sotto il 100% = energia primaria finale alta) viene "normale" che tutto l'ambaradan migliora

- Se si conta anche il raffrescamento, è un servizio in più rispetto gli altri appartamenti, e anche il servizio in più influisce anche sul calcolo dell'edificio standard "aumentandogli" il fabbisogno, quindi alzando il limite, ergo migliorando la classe.

'spetta un minuto che rileggo...no mi pare di non aver scritto termo-eresie... se fosse così sono sicura che qualcuno mi correggerà immantinente.😁

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Ecco... ehm... dimenticavo una cosa fondamentale.

Grazie dell "affiancamento" a lbasa che mi avete così magnanimamente elargito, ma mi vedo costretta a declinare.

lbasa (for president!) assolutamente E' competente. Ne sa a pacchi, ma pacchi grandi, ma tanto grandi che spesso mi ci perdo.

La Mara, per la cronaca, non ha mai aperto nè una caldaia a gas, nè una PdC, quindi non ha la minima idea di come esattamente funziona nessuna delle due, ma, soprattutto, i pompieri sono felici che non ha causato esplosioni 😂

Io cerco di "far tornare" i numeri e di ragionare "seguendo" la logica del metodo di calcolo delle varie grandezze e cercando di ricordare le "dritte" di chi sa.

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Grazie per la risposta!!! Solo che non mi convince il risultato, alla luce del nuovo decreto, anche perchè rende improbabile un confronto fatto con una certificazione analoga prima del 1° ottobre.

Considera poi che hai messo la pdc in priorità sulla caldaia, vedrai che se metti la caldaia per prima l'EPglnren ti si alzerà!! poi a chi è giusto dare la priorità non mi è ancora del tutto chiaro...

infatti....
http://www.masterclima.info/forum/default.aspx?g=posts&m=18456 

nel vecchio post pdc e caldaia insistono su un puffer quindi 2 generatori per un unico impianto (stessa distribuzione, emissione..) e mi sembra giusto dare priorità alla pdc come da uni ts 11300 parte 4.
Nel caso di pdc a espansione diretta tipo split (immagino, x appartamento in condominio, se così non è sorry), pdc e caldaia sono due impianti distinti, in cui solitamente la caldaia copre il fabbisogno dell'intero appartamento e i radiatori sono installati in ogni stanza, gli split spesso sono installati solo in alcune stanze.. La caldaia inoltre è sempre accesa all'occorrenza del cronotermostato, gli split anche se hanno un proprio termostato integrato sono solitamente accesi e spenti da un telecomando. A mio parere, sicuramente sarò contestato ma mi interessa ragionarci sopra a questo argomento, l'impianto principale (salvo particolari situazioni) è caldaia + radiatori, la pdc è un'integrazione.
Mettendo in priorità la pdc dovresti modellare nel programma che ci sono 2 zone: zona riscaldata solo da radiatori (bagno e stanze senza split) e zona con 2 impianti pdc+split e caldaia+rad. E se nel bagno e nelle stanze senza split vanno i radiatori vuoi che nelle altre stanze non siano accesi nel caso non ci siano le valvole termostatiche?!😂
Un po' complesso.....😂

Credo che le tue considerazioni siano molto corrette!!! Infatti sono due impianti distinti. Vediamo se ci sono altru suggerimenti. Intanto grazie per l'interessamento.

Vi dico la mia, purtroppo credo che siamo costretti a considerare entrambi gli impianti e per correttezza secondo quanto dicono le 11300, priorità di intervento ecc, c'è un post che tratta delle zone riscaldate e riscaldate+raffrescate in cui ho fornito il mio indegno contributo 😂

http://www.masterclima.info/forum/default.aspx?g=posts&t=5438 

Le cose effettivamente si complicano un pochino sopratutto in termini di tempo di implementazione dei dati.

Per ultimo riallacciandomi a un post precedente, effettivamente, ma potrei sbagliarmi sembrerebbe che questo nuovo decreto sia fatto apposta per limare qualche classe...... (guarda caso che in tutti i post che leggo anche su altri siti di altri software il risultato è sempre migliorativo....)

Mi spiego, siccome Mara e Alberto giustamente la vedono dalla parte del software si sono 😁 scocciati.....😁 di continuare a dirci che non è possibile paragonare le classi di ieri con quelle di oggi, percui dire: "ma prima era classe G ora mi viene C dove ho sbagliato" non ha senso..... ma invece nell'immaginario collettivo alla famosa signora Maria dirgli guarda che ti compri una bella casa del 1800 in centro storico con pareti esterne in mattoni faccia vista e interno tutto affrescato in classe C fa il suo effetto....

Poi quando si accorgeranno bollette alla mano che stanno cercando di riscaldare la Basilica di san Pietro con la stufetta del bagno son dolori.... (e vi dico che sta già capitando).
In più se arriva all'orecchio degli imprenditori come qualcuno ha detto che bastano due split per abbassare la classe e allora si che ne vedremo delle belle......

Ma dico non sarebbe tanto più facile dire guarda sta casa ti costa di riscaldamento 2000 €/anno

e questa invece 1000 €

Mi hai tolto le parole di bocca!!! Secondo me hanno incasinato tutto con questo ultimo decreto, lasciamo perdere i calcoli sempre più precisi, sempre più raffinati, i riferimenti ad edifici teorici reali o di rifermento.... ma qui il problema è un altro. Da quando è stata introdotta la certificazione energetica non altrettanto si è fatto a livello informativo in maniera semplificata, per le persone comuni (che sono poi quelle che ti commissionano l'APE). Spesso infatti L'APE viene inteso come l'ennesimo fardello o tassa o qualsivoglia cosa che viene imposta dall'alto e che non serve a niente. Ergo.... meno spendo per aver quel pezzo di carta e meglio è. Vai tu a spiegare che invece è una cosa che in un certo qual senso appiccica un bollino ad un immobile, che nel caso della vendita o di un affitto, può avere la sua influenza. E via al proliferare di offerte di certificazioni via internet a 49 euro su siti che si trattengono il 50%.... quando un APE serio dovrebbe costare almeno 5/6 volte, per non dire di più, di quello che uno ti chiede per fare la revisione della caldaia e che in mezz'ora fa tutto..... PS il sottoscritto cerca di fare le cose bene e rifiuta di fare APE a prezzi da vù cumprà...purtroppo non altrettanto si può dire delle varie categorie professionali.
E adesso il decreto 1 ottobre ha incasinato tutto .....scusate lo fogo.... forse le ultime considerazioni non sono attinenti con il profilo tecnico del forum...ma quando ci vuole ci vuole

Diciamo Mara che ti ritengo comunque molto preparata.
Chiedo scusa ad Ibasa, non avrei mai voluto sminuire la preparazione ma, forse perchè non sono assidua frequentatrice, non sapevo bene come stessero le cose. In ogni caso, complimenti a entrambi e a tutti quelli che danno questo preziosissimo contributo al forum!

In assenza di elementi informativi specifici, in teoria è possibile; è cioè possibile che sia sia correttamente inserito il raffrescamento solo per l'app.3 e non per gli altri.

http://www.1polly.nl/diddleani2/diddl34.gif 

Infatti.

groupon firenze APE 29.95 €