mario82
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8 anni fa
APE per Ufficio di 70 mq

Secondo la nuova normativa devo considerare anche l'Illuminazione (Paragrafo 2 Allegato 1 Linee Guida "Tale indice tiene conto del fabbisogno di energia primaria [...] nel caso del settore non residenziale, per l’illuminazione artificiale (EPL,nren)")

- Ho spuntato il relativo servizio energetico
- Ho compilato in "ambiente-illuminazione", non avendo alcun dato sull'impianto ho ipotizzato Potenza = 20 W/mq e per i coefficienti ho seguito quelli tabellari della UNI 11300-2 preimpostati in MC11300 oppure quelli tabellati nel prospetto F.1 di UNI 15193

Quindi per 70 mq ho:
Potenza installata = 20*70 = 1400 W
Tempi operatività ufficio (prospetto)
FC = 1
Illuminamento 300-500 lux
luce diurna = media
controllo = manuale
Uffici singoli
FA = 0,1 (da UNI 11300-2)
FoC = 0,95
FO = 0,97
Emergenza = 1 kWh/mq/anno (da UNI 11300-2)
Automatici = 5 kWh/mq/anno (da UNI 11300-2)

In "Indicatori energetici edificio - sezione Illuminazione" ottengo
Fabbisogno 6240 kWh
EPL,nren = 88 hWh/mq/anno (che sarebbe 6240/70mq)

Il mio "problema" è che nell'edificio di riferimento ho gli stessi valori, ma più in generale in "Edificio di riferimento" ho sempre gli stessi valori che ottengo nell'Edificio di progetto (fabbisogno e quindi conseguentemente anche EPL,nren).
Quindi: poiché l'EPL dell'edificio di riferimento concorre a formare il EPgl,rif,standard ottengo una classe buona (classe C), e la classe è tanto più buona quanto più l'illuminazione "pesa" nel computo totale dell'Energia dell'edificio, questo perché ho sempre EPL,nren dell'edificio di progetto = EPL,nren dell'edificio di riferimento.

Ad esempio eliminando il servizio illuminazione otterrei una classe E.

Il mio dubbio non è tanto il fatto che mettendo il servizio di illuminazione mi cambi la classe: il servizio di illuminazione ha il suo peso ed è giusto che possa far cambiare la classe; il fatto è che la classe migliora sempre per quanto scritto sopra, non ho un limite di riferimento.

Questo avviene perché Allegato A del DM requisiti minimi al punto 1.2.2 è riportato "Nelle more dei risultati dello studio di cui all’articolo 4, comma 2, del presente decreto [...] Per l’edificio di riferimento si considerano gli stessi parametri (occupazione, sfruttamento della luce naturale) dell’edificio reale e sistemi automatici di regolazione di classe B"?

All'art. 4 comma 2 del DM requisiti minimi è riportato "L’Enea, in collaborazione con il CTI, entro un anno dall’entrata in vigore del presente decreto, predispone uno studio sui parametri ...bla...bla...bla... Per gli edifici non residenziali, tale studio comprende i requisiti energetici minimi degli impianti di illuminazione, con particolare attenzione ...bla...bla...bla..."

E' per questo che EPL,nren dell'edificio di progetto = EPL,nren dell'edificio di riferimento? I "sistemi automatici di regolazione di classe B" non danno un limite in modo che EPL,nren diverso da EPL,nren? (io ho selezionato tutto "manuale" nella scheda dell'Illuminazione)

E' corretto ottenere EPL,nren dell'edificio di progetto = EPL,nren dell'edificio di riferimento con conseguente miglioramento della classe? Mi sembrerebbe più sensato non considerarla neanche l'Illuminazione, ma ora per il non residenziale è obbligatoria.

Vi ringrazio

P.S. Ma se devono ancora farli questi studi sui requisiti degli impianti di illuminazione non era meglio evitare di mettere l'obbligo di comprendere EPL,nren ed attendere i risultati degli studi?
nazz
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8 anni fa
Salve,
ho lo stesso problema con un negozio, non c'è nè progetto di illuminazione nè lampade esistenti
Grazie
mario82
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  • Classe E Creatore della discussione
8 anni fa
Il mio problema non è tanto la mancanza di dati (li ho ipotizzati), quanto invece

EPL,nren dell'edificio di progetto = EPL,nren dell'edificio di riferimento con conseguente miglioramento della classe come ho scritto nel messaggio #1

Non riesco a capire se è corretto oppure no.
mario82
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8 anni fa
Riporto in alto la discussione.

Qualcuno mi saprebbe dare indicazioni in merito?
È corretto quanto ottengo?

Vi ringrazio
garcangeli
8 anni fa
Che succede se cambi il valore di potenza? riferimento e progetto rimangono gli stessi?

In generale può essere un approccio accettabile quello che hai seguito, ma vi sono dei punti che occorre chiarire meglio.

Credo che dobbiamo sempre partire dal presupposto che non stiamo facendo valutazione A3 (adattata all'utenza), ma A1 o A2 e quindi il valore della potenza di illuminazione effettivamente installata non dovrebbe proprio interessarci.

Se ho ben immaginato MC11300 prende semplicemente le formule 7 e 8 di UNI EN 15193...

Ma perchè esce Foc=0.95 e FO=0.97 con tutto manuale e FA=0,1? Non dovrebbero essere entrambi 1??

Per il nostro modo principale di operare (zona unica o ambientone) FA dovrebbe valere 0,2: il prospetto D.2 di fatto vale per singolo ambiente e non è nemmeno obbligatorio, ma si può utilizzare ("Ai fini delle valutazioni di tipo A1 e A2 si possono utilizzare i dati di ingresso convenzionali riportati nel punto D.4 in sostituzione degli analoghi dati riportati negli allegati informativi della norma UNI EN 15193:2008."); quindi per usare bene il programma ai fini dell'illuminazione occorre indicare ciascun ambiente della zona, altrimenti usare 0,2 come da 15193.

Come però non ci deve interessare se in casa tengono il termostato a 24°C o a 17°C, se spengono durante il giorno, ecc, se usano le stanze come un magazzino o un open space, non ci dovrebbe interessare quanta potenza per illuminazione è installata, ma solo quella necessaria secondo norma per illuminare correttamente gli ambienti: riportiamo che hanno una sola lampada a basso consumo e ci si vede come con una semplice candela accesa, oppure un mare di faretti led e tocca mettersi gli occhiali da sole?
Di fatto queste situazioni limite non dovrebbero esserci nel non residenziale perchè normalmente in ambito non residenziale dovrebbe esserci già da tempo un progetto illuminotecnico fatto, seppur ora non disponibile.
Comunque ritengo che (faticosamente) l'attestato non dovrebbe riportare il semplice stato di fatto perchè equivarrebbe un po' a leggere la taratura del termostato ambiente, ma a partire dal tipo di attività rilevare da norma il lux necessari e quindi dalla forma dell'ambiente, dal tipo di pareti e soffitto e dai corpi illuminanti trovare i lumen necessari e da questi, con il tipo di lampade installate (fluorescenti, flc, led, alogene) ricavare la potenza in W (comprensiva di eventuali ballast) necessaria.
In definitiva il vero parametro fondamentale discernente è il tipo di lampade (e di corpi illuminanti).
Altro esempio: un locale commerciale ha diversissime esigenze specifiche di illuminazione... che dobbiamo correre appresso agli architetti che si sono inventati il negozio di intimo con le pareti marrone scuro? Oppure la gioelleria, o il panettiere, o il fruttivendolo?

Sembra complicato, ma tutta questa faccenda potrebbe essere svolta dal programma fornendo alcuni semplici elementi chiave (dimensioni del locale - a, b, h; tipo di corpo illuminante e lampada; riflettività delle pareti e del soffitto)... vi sono tabelle allo scopo che forniscono il fattore di utilizzazione; da norma 12464-1 a seconda del'uso dei locali si trovano gli illuminamenti da mantenere. Con 3 campi di input 4 tendine e 2 tabelle si ha il risultato.

Concordo che con le poche notizie date nel decreto ReqMin non si possa tirar fuori nulla di sensato, se avessero almeno indicato la tecnologia di lampade nell'edificio di riferimento, qualcosa di più utile si poteva fare.

Per quello che chiede MC11300, non ci possono essere differenze fra edificio di riferimento e progetto, a meno dei sistemi automatici di gestione, ma pare che qualche valore sfarfalli.

MC11300 che potenza usa per le lampade? magari proprio 20W/m2 fissi oppure il medesimo valore di progetto che uno indica al programma?

Tra l'altro per come è organizzato ora come fare a valutare un intervento migliorativo?
mario82
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  • Classe E Creatore della discussione
8 anni fa
Ciao garcangeli e grazie della tuo contributo.

Che succede se cambi il valore di potenza? riferimento e progetto rimangono gli stessi?


Sì, sono sempre uguali.

Foc=0.95 e FO=0.97


Li ho lasciati gestire in automatico da MC11300, anchio mi aspettavo FO=1, ma non credo che questi influenzi più di tanto il risultato.

FA=0,1?


FA = 0,1 mi torna con UNI11300-2 Prospetto D.2 Uffici singoli

quindi per usare bene il programma ai fini dell'illuminazione occorre indicare ciascun ambiente della zona, altrimenti usare 0,2 come da 15193


Quindi mi consigli o di dividere tutto zona per zona (non lo farò per l'illuminazione) oppure di usare 0,2 da UNI15193, giusto?
Io purtroppo non ho la UNI15193. Mi potresti indicare per favore quali paragrafi solo quelli che parlano di FA=0,2 così provo a cercare?

non ci dovrebbe interessare quanta potenza per illuminazione è installata


I risultati però cambiano anche in funzione della potenza installata indicata.

Concordo che con le poche notizie date nel decreto ReqMin non si possa tirar fuori nulla di sensato, se avessero almeno indicato la tecnologia di lampade nell'edificio di riferimento, qualcosa di più utile si poteva fare.


Esattamente

Per quello che chiede MC11300, non ci possono essere differenze fra edificio di riferimento e progetto, a meno dei sistemi automatici di gestione, ma pare che qualche valore sfarfalli.


Ma quindi è corretto ottenere EPL,nren Ed. progetto = EPL,nren Ed. riferimento?
Così però la classe migliora sempre (per quanto riportato in #1).

Voi come fate?

Vi ringrazio
MarcoG
  • MarcoG
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  • Classe F
8 anni fa
Mi è capitato ed avendo l'impressione di avere le mani legate mi sono posto pochi problemi (ho fatto il rilievo dei corpi illuminati e delle singole potenze installate fotografando tutto!) e ti confermo che EPL,nren Ed. progetto = EPL,nren Ed. riferimento (ma non so se sia giusto.

Ed anche in questi casi il paradosso che con maggiore è il consumo per illuminazione con maggiore è di conseguenza EPL,nren,riferimento con quanto la classificazione porta ad avere classi di pregio.

😕
garcangeli
8 anni fa

Mi potresti indicare per favore quali paragrafi solo quelli che parlano di FA=0,2 così provo a cercare?


Annesso D tabella D.2 Overall Building calculation

I risultati però cambiano anche in funzione della potenza installata indicata.


OVVIAMENTE cambiano... la potenza è un parametro della formula!

Io mi riferisco all'uso standard dell'immobile, a prescindere dalla specifica attività svolta (residenziale, uffici, commerciale, bar, cinema, ecc.).

Ovvero per illuminare l'ambiente a norma servono x Watt, che tramite i tempi convenzionali di attivazione ci forniscono il fabbisogno energetico, allo stesso modo del riscaldamento: fissata temperatura interna, esterna e trasmittanze (semplicisticamente) ho il fabbisogno.

Allora se domani dipingono le pareti di marrone scuro nel negozio e cambiano numero di lampade (non il tipo) che rifai l'APE? Oppure se lasciano le luci accese di giorno o non le accendono la sera?

Io addirittura mi fermerei per tutti i servizi alla sola tecnologia specifica con rendimenti medi: che senso ha fare i farmacisti sul COP della PdC se vale 3,3 o 3,4 o sul rendimento della caldaia se è 98,8 oppure 98,1, se poi inventiamo di sana pianta le trasmittanze? Per non parlare dei ponti termici...

Per l'illuminazione la vera variante è la tecnologia, il resto è tutto fissato da norma.

Adesso come adesso, e con il SW fatto così, come fai gli interventi migliorativi sull'illuminazione?
mario82
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8 anni fa

Annesso D tabella D.2 Overall Building calculation


Grazie

OVVIAMENTE cambiano... la potenza è un parametro della formula!


Intendevo che i risultati dell'Edificio standard di riferimento cambiano in funzione della potenza installata, quelli del mio edificio da certificare è giusto che cambino, ma forse questo deriva da quanto riportato nell'Allegato A del DM requisiti minimi al punto 1.2.2 (come scrivevo in #1).

Spero che qualcuno dello staff mi "illumini" sull'illuminazione (probabilmente sto tralasciando qualcosa).

mario82
  • mario82
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  • Classe E Creatore della discussione
8 anni fa
Grazie MarcoG,

mi conforta il fatto che almeno siamo in due ad aver riscontrato questo.

Spero di riuscire a trovare chiarimenti a riguardo.
mario82
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  • Classe E Creatore della discussione
8 anni fa

non ci dovrebbe interessare quanta potenza per illuminazione è installata, ma solo quella necessaria secondo norma per illuminare correttamente gli ambienti


Concordo con te garcangeli, a mio modo di vedere solo in questo modo è possibile avere un riferimento standard "fisso" per il mio edificio di riferimento. Poi per il mio edificio di progetto, ovviamente, posso anche inserire la potenza per confrontarla con quanto previsto nello standard.
Ottenendo EPL,nren Ed. progetto = EPL,nren Ed. riferimento invece non si riesce a fare questa valutazione di confronto.
Peraltro, come ho già specificato nei precedenti post, a causa di questo la prestazione energetica (e la classe) migliorano sempre e naturalmente migliorano tanto più la potenza installata è alta (come rilavato anche da MarcoG)

Tra l'altro per come è organizzato ora come fare a valutare un intervento migliorativo?


Corretta osservazione che deriva da quanto ho riportato sopra.
Si arriverebbe al controsenso che per migliorare la classe si dovrebbe aumentare la potenza dell'illuminazione dell'unità immobiliare analizzata.

Ripeto che forse tutto questo deriva da quanto riportato nell'Allegato A del DM requisiti minimi al punto 1.2.2 [...] Per l’edificio di riferimento si considerano gli stessi parametri [...] dell'edificio reale (come ho riportato più dettagliatamente in #1).

Comunque, anche se tutto fosse generato da quanto riportato nel DM, ritengo sarebbe il caso di prevedere un correttivo per evitare di avere risultati che, a mio modo di vedere, non sono realistici.

Gradirei un intervento dello Staff sul problema che ho posto, magari sono io che devo analizzare diversamente la questione.
garcangeli
8 anni fa
Per l'edificio di riferimento prenderei i valori di densità di potenza da Annesso F alla EN 15193.

Non vedo la potenza come un parametro dell'edificio.

Per l'edificio reale ho forti dubbi sul rilevamento della potenza prendendo le potenze nominali delle lampade e moltiplicando per quante ne sono. Ha senso, a mio parere, solo se vi è stata precedentemente una corretta progettazione. Mi appello all'uso standard dell'immobile.
Su questo aspetto sono però fortemente perplesso.
Lbasa ad es. sostiene (comprensibilmente) che occorre rilevare tutto quel che c'è, come indicato anche in EN 15193.

La domanda è: quali dati di ingresso occorre prendere?
cherubino
8 anni fa
Da quello che vedo i valori indicati nell'edificio di progetto sono molto simili all'edificio di riferimento.
L'unica differenza è che nell'edificio di riferimento viene usato un controllo automatico per cui dovrebbe cambiare FD.
E' sicuro che il valore è su Manuale?
E' sicuro che il lucchetto vicino a FD è chiuso?
Se è chiuso e mette Automatico di quanto cambia il valore di FD?

Se non ne viene fuori invii il progetto che vediamo...
mario82
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8 anni fa
Grazie della risposta cherubino.

E' sicuro che il valore è su Manuale?




E' sicuro che il lucchetto vicino a FD è chiuso?




Se è chiuso e mette Automatico di quanto cambia il valore di FD?


Manuale --> FD = 0,6718 --> Fabbisogno n ren --> 4145,078 kWh
Automatico --> FD = 0,3027 --> Fabbisogno n ren --> 2573,663 kWh

Il problema è che, sia nel caso che io metta il mio edificio di progetto manuale, sia che lo metta automatico, ho sempre EPL,nren Ed. progetto = EPL,nren Ed. riferimento .

Se non ne viene fuori invii il progetto che vediamo...


Vi invio il file.


mario82
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8 anni fa
Segnalo che con l'ultima versione 2.21 l'illuminazione è calcolata correttamente.

Ora ottengo EPL,nren dell'edificio di progetto diverso da EPL,nren dell'edificio di riferimento se in Edificio di progetto ho "manuale", questo perchè in "Edificio di riferimento" il calcolo viene fatto con "automatico" come da norma (#1).
Se metto "automatico" anche in Edificio di progetto i due valori sono praticamente identici.

Grazie allo Staff!

Nota: i calcoli di EPL,nren dell'edificio di progetto e di EPL,nren dell'edificio di riferimento si basano sulla potenza installata.
stp
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8 anni fa
Ho un dubbio per quanto riguarda l'illuminazione. Per un negozio di 127 mq considero una potenza installata di 3175 W (127x25 w/mq da tabella), da rilievo ho visto che hanno lampade fluorescenti (neon) ma non ho rilevato la potenze di tutti gli elementi.
Nell' ape nella riga dell'illuminazione si richiede la potenza nominale in kW intesa come somma della potenza effettiva resa di tutti i punti luce oppure la potenza consumata (esempio lampadina al neon resa 100 kw / cosumo 25) ?
In pratica il dato è quello che si inserisce nella casella di calcolo potenza installata (in questo caso 3kw) ?
garcangeli
8 anni fa
Per quale motivo se ci sono le lampade metti un tot a m2?
Rileva quante sono, che tipo sono, potenza e quindi somma.
Il dubbio potrebbe rimanere qualora fossero insufficienti a garantire l'illuminamento minimo di legge.
Che cosa poi significa potenza resa 100W / consumo 25W?

Se sono fluorescenti lineari occorrerebbe interrogarsi se includere o meno nel conto le perdite del reattore (elettromagnetico o elettronico che sia).... da soli si mangiano dal 10% al 25% dell'energia...
La risposta è affermativa, ovviamente (UNI 15193 3.3.1)