APE per Ufficio di 70 mq
Secondo la nuova normativa devo considerare anche l'Illuminazione (Paragrafo 2 Allegato 1 Linee Guida
"Tale indice tiene conto del fabbisogno di energia primaria [...] nel caso del settore non residenziale, per l’illuminazione artificiale (EPL,nren)")
- Ho spuntato il relativo servizio energetico
- Ho compilato in "ambiente-illuminazione", non avendo alcun dato sull'impianto ho ipotizzato Potenza = 20 W/mq e per i coefficienti ho seguito quelli tabellari della UNI 11300-2 preimpostati in MC11300 oppure quelli tabellati nel prospetto F.1 di UNI 15193
Quindi per 70 mq ho:
Potenza installata = 20*70 = 1400 W
Tempi operatività ufficio (prospetto)
FC = 1
Illuminamento 300-500 lux
luce diurna = media
controllo = manuale
Uffici singoli
FA = 0,1 (da UNI 11300-2)
FoC = 0,95
FO = 0,97
Emergenza = 1 kWh/mq/anno (da UNI 11300-2)
Automatici = 5 kWh/mq/anno (da UNI 11300-2)
In "Indicatori energetici edificio - sezione Illuminazione" ottengo
Fabbisogno 6240 kWh
EPL,nren = 88 hWh/mq/anno (che sarebbe 6240/70mq)
Il mio "problema" è che nell'edificio di riferimento ho gli stessi valori, ma più in generale
in "Edificio di riferimento" ho sempre gli stessi valori che ottengo nell'Edificio di progetto (fabbisogno e quindi conseguentemente anche EPL,nren).
Quindi: poiché l'EPL dell'edificio di riferimento concorre a formare il EPgl,rif,standard ottengo una classe buona (classe C), e la classe è tanto più buona quanto più l'illuminazione "pesa" nel computo totale dell'Energia dell'edificio, questo perché ho sempre EPL,nren dell'edificio di progetto = EPL,nren dell'edificio di riferimento.
Ad esempio eliminando il servizio illuminazione otterrei una classe E.
Il mio dubbio non è tanto il fatto che mettendo il servizio di illuminazione mi cambi la classe: il servizio di illuminazione ha il suo peso ed è giusto che possa far cambiare la classe; il fatto è che la classe migliora sempre per quanto scritto sopra, non ho un limite di riferimento.
Questo avviene perché Allegato A del DM requisiti minimi al punto 1.2.2 è riportato
"Nelle more dei risultati dello studio di cui all’articolo 4, comma 2, del presente decreto [...] Per l’edificio di riferimento si considerano gli stessi parametri (occupazione, sfruttamento della luce naturale) dell’edificio reale e sistemi automatici di regolazione di classe B"?
All'art. 4 comma 2 del DM requisiti minimi è riportato
"L’Enea, in collaborazione con il CTI, entro un anno dall’entrata in vigore del presente decreto, predispone uno studio sui parametri ...bla...bla...bla... Per gli edifici non residenziali, tale studio comprende i requisiti energetici minimi degli impianti di illuminazione, con particolare attenzione ...bla...bla...bla..."E' per questo che EPL,nren dell'edificio di progetto = EPL,nren dell'edificio di riferimento? I "sistemi automatici di regolazione di classe B" non danno un limite in modo che EPL,nren diverso da EPL,nren? (io ho selezionato tutto "manuale" nella scheda dell'Illuminazione)
E' corretto ottenere EPL,nren dell'edificio di progetto = EPL,nren dell'edificio di riferimento con conseguente miglioramento della classe? Mi sembrerebbe più sensato non considerarla neanche l'Illuminazione, ma ora per il non residenziale è obbligatoria.
Vi ringrazio
P.S. Ma se devono ancora farli questi studi sui requisiti degli impianti di illuminazione non era meglio evitare di mettere l'obbligo di comprendere EPL,nren ed attendere i risultati degli studi?
Modificato dall'utente
8 anni fa
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Motivo: Non specificato