Ai fini del calcolo del carico termico di progetto, ho inserito il vano scale ed il sottotetto come due zone separate in 'zone NON climatizzate'.
Ho definito gli elementi disperdenti e ho indicato queste zone nella scheda 'Trasmissione' di ogni ambiente confinante.

Successivamente ho flaggato l'opzione 'ambiente climatizzato' e mi sono ritrovato il vano scale ed il sottotetto come due zone separate all'interno dell'edificio da calcolare (ho simulato la climatizzazione di questi ambienti a valle della ristrutturazione).

Chiaramente il carico termico è variato in aumento.

Successivamente ho spostato con un drag&drop i due ambienti all'interno della zona principale dell'edificio poichè climatizzati dallo stesso impianto.

Con mia sorpresa il carico termico è variato nuovamente, questa volta in diminuzione.

Perchè lo spostamento da una zona all'altra, entrambe climatizzate, ha provocato la variazione?

Se questo è esattamente quello che è stato fatto, è scorretto. Nel senso che quando una zona da non climatizzata diventa climatizzata, assume una temperatura di 0 (zero) gradi (perché non ha capacità di "autodecisione") e poi, spostando i locali in posizione sicuramente climatizzata cambia ancora la cosa. Non ho verificato il "in più" e/o "in meno" ma c'è una spiegazione matematica che passa per lo zero.

---

Non si tratta di "autodecisione" perchè dovrebbe ereditare le proprietà dell'edificio in cui la zona è stata spostata, almeno è quello che uno si aspetterebbe...

Appunto. Nell'edificio non ci sono temperature e non è detto che la categoria di destinazione d'uso dell'edificio coincida con quella della zona che si sta trasferendo da "Non climatizzata" a "Climatizzata". Quindi non è sicuro ereditare né categoria di destinazione d'uso né temperatura (che non c'è).

---