borgo1971
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9 anni fa
Secondo voi, nel calcolo del volume lordo si deve tener conto di una controparete interna (mi dicono cartongesso+XPS per un totale di 10cm.), e del controsoffitto (CG+10 lana di roccia+10-15 aria) nel calcolo del volume lordo? Nel caso in esame, essendo l'ambiente non grande, individuare la mezzaria dei muri/solai in base alla controparete diminuisce sensibilmente il volume lordo (per il netto è ovvio). Tra l'altro, siccome non ho accesso agli ambienti confinanti, la mezzaria è stimata.
Quando prevedo una coibentazione interna come intervento di miglioramento, di solito non prevedo la modifica dei volumi, e pertanto mi mantengo sulla mezzaria del muro portante… che poi chissà: anche negli ambienti confinanti potrebbe esserci una controparete. 😕
lbasa
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9 anni fa
Provo a mettermi dalla parte del "voi"; in ordine sparso:

... individuare la mezzaria dei muri/solai in base alla controparete diminuisce sensibilmente il volume lordo (per il netto è ovvio) ...


Dal punto di vista catastale un muro divisorio viene stabilito come equidiviso negli utilizzi singoli (ad esempio piantare un chiodo) se è assimilabile al pieno e come tale è stato costruito, per cui:

... nel calcolo del volume lordo si deve tener conto di una controparete interna (mi dicono cartongesso+XPS per un totale di 10cm.), e del controsoffitto (CG+10 lana di roccia+10-15 aria) nel calcolo del volume lordo? ...


Io escluderei a prescindere la presenza del controsoffitto (a strato vuoto) nel calcolo della mezzeria.
Per la controparete: perchè esiste nell'appartamento visitato?
1 - per isolamento termico? Difficile pensare che ex ante si pensi a questo nel divisorio fra immobili abitati; io lo scomputerei dalla mezzeria;
2 - per isolamento acustico? Probabile; è possibile ci sia anche dall'altra parte; in assenza di altre informazioni resta l'ipotesi di mezzeria con scomputo della controparete. Anche se una lastra di XPS addossata al cartongesso non mi pare una buona soluzione di abbattimento acustico.


borgo1971
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9 anni fa
La controparte ed il controsoffitto hanno certamente lo scopo di coibentazione termica, realizzata in quanto l'immobile è attualmente usato come ufficio di un impresa di costruzioni. Le opere sono del 2010 ed è anche stato realizzato un pavimento su igloo coibentato con 10cm di XPS + 8cm di isocal (così dice la L.10/91 e conferma il proprietario/impresario). La coibentazione serve in quanto i locali adiacenti e sovrastanti sono di fatto sfitti (ma per l'APE li considero non scambianti); nonostante il reale utilizzo, nel 2010 a seguito dei lavori il locale è stato accatastato come C/1 (non capisco perché visto che in A/10 avrebbe una rendita decisamente più bassa) ma adesso verrà dato in locazione come negozio.
La coibentazione di fatto crea una cellula chiusa quasi senza ponti termici (c'è un muro di spina grosso che taglia la cellula, ma confina con unità teoricamente riscaldate e ho considerato un PT tra muro e pavimento).
L'unità viene riscaldata con un ventilconvetore a combustione interna da 5,5kW, e dai calcoli fatti rientra in classe B, con un EPe,invol di 44,4kWh/mq che considero un valore bizzarro, visto che siamo in centro storico a Tolmezzo (zona F) con le uniche 2 pareti verso esterno (in pietrame da 45 su un lato e da 60 dall'altro) piuttosto ombreggiate.
lbasa
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9 anni fa
Cioè: con isolamenti da classe B e senza aver citato specifica ventilazione estiva trovi bizzarro avere un fabbisogno estivo elevato? Ora è tardi, ma domattina presentati sulla strada di quell'ufficio e noterai tutte le finestre aperte (per smaltire il calore interno).
Vedi in MC che rapporti apporti/perdite hai in raffrescamento.