pimar75
  • pimar75
  • 52.4% (Neutro)
  • Classe F Creatore della discussione
17 anni fa

    Salve a tutti.


Scusate se faccio una domanda che magari è già stata posta, ma non ho trovato quello che cercavo spulciando i thread e quindi eccomi qua.


Voi come gestite con il programma due stanze comunicanti, ma che per qualche motivo non potete considerare come un unico ambiente? faccio l'esempio di un piano terra collegato con un soppalco con una scala aperta ( per cui c'è libera circolazione d'aria per il vano scala e per il lato aperto del soppalco ) oppure di due locali che non hanno un tramezzo o una porta che li separi, ma essendo di altezze diverse non sono assimilabili ad un unico ambiente. 


Vi ringrazio anticipatamente per qualunque chiarimento.

quincav
17 anni fa

[postby]pimar75

    Salve a tutti.


Scusate se faccio una domanda che magari è già stata posta, ma non ho trovato quello che cercavo spulciando i thread e quindi eccomi qua.


Voi come gestite con il programma due stanze comunicanti, ma che per qualche motivo non potete considerare come un unico ambiente? faccio l'esempio di un piano terra collegato con un soppalco con una scala aperta ( per cui c'è libera circolazione d'aria per il vano scala e per il lato aperto del soppalco ) oppure di due locali che non hanno un tramezzo o una porta che li separi, ma essendo di altezze diverse non sono assimilabili ad un unico ambiente. 


Vi ringrazio anticipatamente per qualunque chiarimento.




Dal punto di vista delle dispersioni globali considerarlo unico locale o locali diversi non cambia
L'utilità di tenerli separati è nella disposizione dei corpi scaldanti
Quanto al fatto di come calcolare le dispersioni reciproche, in special modo per la circolazione dell'aria, dipende dai terminali che vuoi mettere perchè da quelli dipende la stratificazione dell'aria.
pimar75
  • pimar75
  • 52.4% (Neutro)
  • Classe F Creatore della discussione
17 anni fa
    capisco, però qualora il tipo di corpi scaldanti fosse tale da non comportare una grossa circolazione d'aria ( radiatori o pavimento radiante, per esempio ) potrebbe essere legittimo creare una parete fittizia tra i due locali, fatta di un materiale aggiunto alle tabelle con la conduttività e permeabilità più alta che il programma mi consente di mettere? In questo modo non avrei problemi con locali adiacenti di altezze diverse, o con grandi forometrie tra locali diversi ( magari per destinazione d'uso ). inoltre manterrei il vantaggio di poter correttamente dimensionare i relativi corpi scaldanti.
quincav
17 anni fa

[postby]pimar75
    capisco, però qualora il tipo di corpi scaldanti fosse tale da non comportare una grossa circolazione d'aria ( radiatori o pavimento radiante, per esempio ) potrebbe essere legittimo creare una parete fittizia tra i due locali, fatta di un materiale aggiunto alle tabelle con la conduttività e permeabilità più alta che il programma mi consente di mettere? In questo modo non avrei problemi con locali adiacenti di altezze diverse, o con grandi forometrie tra locali diversi ( magari per destinazione d'uso ). inoltre manterrei il vantaggio di poter correttamente dimensionare i relativi corpi scaldanti.




Anche se tu creassi una parete fittizia con qualunque permeabilità e conduttività non avresti comunque nessuno scambio termico a meno che per i due locali non siano previste temperature diverse.
In sostanza il mio suggerimento è di considerarli come due qualsiasi locali separati e confinanti per i quali tu non calcoli nessuno scambio energetico reciproco.