borgo1971
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10 anni fa
Torno su un discorso di cui si è già parlato, ma siccome ultimamente me ne sono capitati diversi (e non sempre in case da classe G), vorrei capire se e come tenete conto di eventuali scaldacqua a legna+elettrico del tipo:

Io ho provato ad inserirlo come 1 generatori a biomassa bivalente + 1 generatore elettirco + un accumulo il tutto ovviamente solo per l'ACS.
Ampliando il discorso, qualcuno potrebbe obbiettare che lo scaldacqua non raggiunge i 5kW e pertanto è da non considerarsi… tralasciando gli effetti "ingiusti" sul risultato del certificato (60kW su un edificio candidato ad una classe D pesano non poco), faccio notare che nel caso degli scaldacqua la legge non fa alcun riferimento alla potenza, escludendoli dalla definizione di impianto: "Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate" e pertanto se si ritiene di non includere nel calcolo questo elemento, bisognerebbe escludere anche eventuali caldaiette a gas, boiler a PdC o altro per ACS. Ma in realtà i certificati prevedono l'inserimento di un generatore autonomo per ACS, che mi fa propendere per l'idea che anche se non è considerato impianto si può comunque tenerne conto per soddisfare la richiesta di ACS.
luckying
10 anni fa
scusami, ma non non ho capito la tesi: poni la questione se considerare o meno uno scaldacqua come sistema di produzione ACS?
borgo1971
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10 anni fa
Se ma sopratutto come...
luckying
10 anni fa
forse semplifico troppo, però in linea di massima non mi porrei proprio il problema della definizione di impianto per un "boiler" per ACS.
per il come, la percentuale per il bivalente sarà senz'altro aleotoria, però concettualmente non vedo ragioni contri.