TizC
  • TizC
  • 62.6% (Amichevole)
  • Classe G Creatore della discussione
10 anni fa
Salve,

Leggendo un progetto energetico per un piano casa è sorta una discussione sulla normativa, la normativa in questione è il piano casa ( regione sardegna) che recita così:

3. L’adeguamento e l’incremento volumetrico possono arrivare fino ad un massimo del 30 per cento, nel caso in cui siano previsti interventi di riqualificazione dell’intera unità immobiliare oggetto dell’intervento, tali da determinare una riduzione almeno del 15 per cento del fabbisogno di energia oppure si dimostri che l’unità immobiliare rientra nei parametri di cui al decreto legislativo n. 192 del 2005, e successive modifiche ed integrazioni.

Dove io interpreto molto banalmente in questo modo:

1) stato di fatto dell'edificio -> redigo un APE dove risulta che l'edificio ha un fabbisogno X
2) stato di progetto con miglioramenti -> APE dove risulta che il fabbisogno sia X - 15% rispetto a prima.

Cosa che mi confermano molti altri tecnici, mentre in un progetto fatto il tecnico mi sostiene questo per quanto riguarda il rispetto della norma a fine relazione ( che devo controfirmare a fine lavori):

valori di riduzione del fabbisogno di energia dell edificio, sia per usi sanitari che per il riscaldamento, sono non inferiori al 15 % rispetto ai valori limite indicati nel d.Lgs 192/2005 e s.m.i. (vedi paragrafo 6 punti c) ed f))

Mi pare di interpretare che applica il 15% sui valori limiti previsti dalla normativa, mentre ( secondo me) cosi come dice la normativa, dove appunto c'è un OPPURE, si debba rispettare uno o l'altro ( ovvero uno esclude l'altro, OR della logica boolena) e non un anche, anzi il termine rispetto indica che sono proprio applicati prima i valori limite, e poi la riduzione del 15% ( che è ancora piu restrittivo se fosse solo uno e l'altro).


Come risulta a voi?
lbasa
  • lbasa
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  • Classe B
10 anni fa
Dall'altra parte del mare si può anche, volendo, una terza interpretazione:

...
3. L’adeguamento e l’incremento volumetrico possono arrivare fino ad un massimo del 30 per cento, nel caso in cui siano previsti interventi di riqualificazione dell’intera unità immobiliare oggetto dell’intervento, tali da determinare una riduzione almeno del 15 per cento del fabbisogno di energia oppure si dimostri che l’unità immobiliare rientra nei parametri di cui al decreto legislativo n. 192 del 2005, e successive modifiche ed integrazioni.
Dove io interpreto molto banalmente in questo modo:
1) stato di fatto dell'edificio -> redigo un APE dove risulta che l'edificio ha un fabbisogno X
2) stato di progetto con miglioramenti -> APE dove risulta che il fabbisogno sia X - 15% rispetto a prima.
...


Per la prima alternativa: invece per la seconda alternativa l'interpretazione potrebbe anche essere:
per ampliamenti con un volume > 20% del volume dell’edificio stesso si dimostra di avere rispettato quanto chiede in questi casi il 192 + 59/09, cioè quanto prescritto nell'art.3 comma 2, b.
E non sembra valere:

... mentre in un progetto fatto il tecnico mi sostiene questo per quanto riguarda il rispetto della norma a fine relazione ( che devo controfirmare a fine lavori):
valori di riduzione del fabbisogno di energia dell edificio, sia per usi sanitari che per il riscaldamento, sono non inferiori al 15 % rispetto ai valori limite indicati nel d.Lgs 192/2005 e s.m.i. (vedi paragrafo 6 punti c) ed f))
...




TizC
  • TizC
  • 62.6% (Amichevole)
  • Classe G Creatore della discussione
10 anni fa

art. 3 comma 2 b:
2. Nel caso di ristrutturazione di edifici esistenti, e per quanto riguarda i requisiti minimi prestazionali di cui all'articolo 4, è prevista un'applicazione graduale in relazione al tipo di intervento. A tale fine, sono previsti diversi gradi di applicazione:

b) una applicazione integrale, ma limitata al solo ampliamento dell'edificio nel caso che lo stesso ampliamento risulti volumetricamente superiore al 20 per cento dell'intero edificio esistente;

domanda
L'articolo si riferisce suppongo alle sole trasmittanze dell'ampliamento ( anche perché essendo ampliamento non può' essere computato separatamente in un calcolo di rendimento globale) ?

Cmq in comune tutti anche i tecnici mi hanno detto che interpretano ( ovviamente senza certezza assoluta ma è quello che si sta facendo al momento) , fabbisogno necessario sull'attuale ( banalmente quello che risulta su una APE sull'attuale) e il 15% deve risultare sull'APE di progetto ovvero di lavoro eseguito.
luckying
10 anni fa
art. 3 c. 2 b - per me normalmente sì
lbasa
  • lbasa
  • 100% (Glorificato)
  • Classe B
10 anni fa
Si possono anche approfondire le circostanze; innanzitutto si valutano prescrizioni inserite in legislazione nazionale, ma all'ultimo vale quanto a livello di regolamento urbanistico locale sia stato ulteriormente introdotto; escludendo questo:

... 3. L’adeguamento e l’incremento volumetrico possono arrivare fino ad un massimo del 30 per cento ...


Questo estratto del piano casa vale per tutti gli ampliamenti (da 0 al 30%)? vale oltre una quota precedentemente regolata (cioè dal 20 al 30%)? vale in particolare anche per gli ampliamenti ridotti (esempio 15%)?
Il 192 + 59/09 modificano le prescrizioni sotto o sopra il 20%.
Sotto il 20% vale quanto osservato:

... L'articolo si riferisce suppongo alle sole trasmittanze dell'ampliamento ...


Sopra il 20% e fino al 30% il comma del 192 parla di:

... b) una applicazione integrale, ma limitata al solo ampliamento dell'edificio nel caso che lo stesso ampliamento risulti volumetricamente superiore al 20 per cento dell'intero edificio esistente; ...


Cioè il 59/09 richiede, in alternativa alle trasmittanze ed al rendimento minimo degli impianti, il rispetto dell'Epi; e chiede comunque il rispetto dell'Epe inv; ed il tutto limitato alla porzione ampliata.

E' probabile sia più facile raggiungere il requisito Ep dell'ampliamento piuttosto che ridurre (ex post) del 15% il fabbisogno (ex ante) dell'intero edificio.
Certo, se si pensa al rinnovabile ci si riesce, ma per gli ampliamenti il 28/11 non sarebbe obbligatorio (al netto dei regolamenti locali).

Skid
  • Skid
  • 50.6% (Neutro)
  • Classe NC
10 anni fa
Salve, a proposito del bonus volumetrico per riqualificazione col piano casa, sarebbe possibile beneficiare del 30% di ampliamento per un magazzino?