GioP
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10 anni fa
Buongiorno,

devo certificare 6 unità prive di impianto di riscaldamento (località balneare) ma dotate di impianto acs “centralizzato” costituito da un bollitore a gas ad accumulo a fuoco diretto che serve tutte le unità che però sono ubicate in due distinti fabbricati (uno da 4 e l’altro da 2 unità) quindi con superfici e volumi differenti.

Chiedo un parere su quale sia la soluzione migliore per gestire in mc11300 questa tipologia:
quanti e quali file predisporre:
a) n. 1 con 6 zone per ogni u.i. e impianto acs centralizzato; (ma non credo sia corretto in quanto fabbricati con superficie e volumi diversi)
b) n. 2, uno per ogni fabbricato (rispettivamente con 4 e 2 zone corrispondenti alle unità);
c) n. 6, uno per ogni unità immobiliare;

nei casi b) e c) come ripartisco l’impianto acs centralizzato sui vari edifici/unità?

Inoltre nella sezione generatore non è disponibile la tipologia “bollitore ad accumulo a fuoco diretto” che invece è presente nella sezione “produzione acs con scaldaacqua autonomi”.
Chiedo se sia corretto inserire nelle varie sezioni dell’impianto: serbatoio accumulo - circuito primario - generatore atmosferico di tipo B

Grazie.
GioP
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mara888sp
10 anni fa
La soluzione a).
Per ogni zona termica c'è una bella casellina "E' previsto ACE per questa singola unità immobiliare".
Attivandola si abilitano i campi per indicare volume lordo, superficie utile e millesimi.
In questo modo il programma calcola le prestazioni generali e poi le ridistribuisce "da solo" per ogni zona in base ai millesimi.
Così hai la situazione totale e puoi comunque stampare gli APE singoli per ogni unità.

Per il generatore, se è elettrico lo metti come elettrico e ci scrivi il rendimento uguale a quello che ti propone nella sezione dell'ACS che sottintende al servizio ACS.
E poi ovviamente devi anche fare la simulazione per il riscaldamento.

Molti sentono. Qualcuno ascolta. Pochi capiscono.
GioP
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10 anni fa
Nel mio caso ho deciso fare 6 file per avere ogni unità con il proprio Epi e l’Epacs uguale (visto che acs è centralizzato) inserendo un generatore generico con rendimento 0,70 (bollitore a camera aperta) ed in quote la distribuzione e potenza degli ausiliari.

Se creo un unico file il problema di fondo è la ripartizione dell’indice Epacs in base ai millesimi (che nel mio caso non esistono):
se metto i millesimi in base ai consumi di acqua, il programma restituisce correttamente a tutte le unità lo stesso valore di Epacs ma anche lo stesso valore di Epi per appartamenti con superfici disperdenti e volumi diversi (esempio: piano centrale rispetto all’ultimo piano), cosa che secondo me non è corretta considerato anche che non è presente il riscaldamento centralizzato.

Ora con la versione 1.58 (per ora RC) che permette il calcolo automatico della ripartizione delle quote credo che possa essere utile poter “sdoppiare” la tipologia di ripartizione tra acs e riscaldamento, considerato anche che generalmente nei condomini il riscaldamento viene diviso in base ai millesimi di riscaldamento, mentre l’acs viene ripartita in base ai consumi.