esteban
  • esteban
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  • Classe NC Creatore della discussione
10 anni fa
Caso: appartamento, disposto su 2 piani, in una residenza a schiera.

Zona giorno al piano inferiore collegata da scala alla zona notte disposta al piano superiore. Il vano scala non è un locale a se stante perchè la scala non è alloggiata in un suo vano indipendente dato che non vi sono pareti e porte che vengano a costituire un locale chiuso.
Zona giorno e zona notte non sono quindi fisicamente separate da porte.

Per quanto riguarda il riscaldamento una caldaia autonoma provvede a riscaldare tutto l’alloggio (piano inferiore + piano superiore). La caldaia a parete, esterna, è pilotata da un unico cronotermostato posto in un locale del piano inferiore.

Vi sono inoltre due condizionatori a pompa di calore, aria-aria, funzionanti con l’energia elettrica.

La prima motocondensante serve due split a parete disposti in locali della zona giorno al piano inferiore: il primo split è collocato nel locale cucina, il secondo split nell’adiacente locale pranzo-soggiorno che è quindi separato dalla cucina da una porta.
La seconda motocondensante serve altri due split a parete disposti in locali della zona notte al piano superiore e, ripeto, la zona notte non è separata da porte dalla zona notte. Un primo split è posto nella camera matrimoniale, il secondo in un’altra camera da letto.

Nulla vieta quindi che siano accesi, sia in riscaldamento che in raffrescamento, un condizionatore oppure l'altro, oppure siano accesi contemporaneamnete estrambi.

La prima unità di condizionamento è dotata di 1 solo cronotermostato situato in un corridoio della zona giorno al piano inferiore, la seconda unità di condizionamento è pilotata anch’essa di 1 solo cronotermostato situato in un disimpegno della zona notte al piano superiore.

In questo caso, quali e quante sono le zone termiche da inserire tenuto conto dei funzionamenti estivi ed invernali e dei 3 generatori presenti (caldaia + 2 pompe di calore)?

Grazie a tutti!
lbasa
  • lbasa
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  • Classe B
10 anni fa

... quali e quante sono le zone termiche da inserire tenuto conto dei funzionamenti estivi ed invernali e dei 3 generatori presenti (caldaia + 2 pompe di calore)?


Riscaldamento: direi che la caldaia nasce come impianto principale; è possibile che il suo fattore di carico sia in ogni mese sufficiente a garantire la copertura del fabbisogno, semplificando la questione (irrisolvibile) della convivenza con pompe di calore aria-aria; e rendendo sufficiente considerare una sola zona.
Raffrescamento da pignoli: se crea a parte due file modellando zona giorno e split system dedicato in un file e zona notte (+ split system dedicato) nell'altro file, può stabilire un calcolo di media pesata per EER, a cui aggiungere la potenza nominale come somma delle due potenze, ottenendo i dati per ritornare all'elaborazione ufficiale dell'edificio ed inserire la macchina estiva complessiva; alla fine può compiacersi, in silenzio, del lavoro fatto.
Raffrescamento rapido: singola zona; EER equivalente alla media pesata delle potenze nominali singole; alla fine può turarsi il naso.