Sono alle prese con un problema non facile: sto infatti preparando un APE di un capannone artigianale sito nel Comune di Verona (officina, categoria E8) di circa 1000 mq, con annessi uffici (categoria E2), con una superficie calpestabile di 41 mq. Nel calcolo separato degli uffici, ho una potenza di picco invernale di 5,8 KW (il motivo di questo valore così elevato, è dovuto al fatto che i locali dell'officina non sono riscaldati). Il riscaldamento degli uffici è prodotto da una pompa di calore con n. 2 split interni (unità esterna tipo DAIKIN modello 2MXS40G2V1B del 2010). Ora il problema è che per questa unità, la potenza erogata massima nelle condizioni standard (ossia a +20° interni e a +7° esterni), è soltanto 4,4 KW, valore inferiore al fabbisogno di progetto. In altre parole, con una temperatura esterna di progetto per la zona climatica pari a -5°, con la potenza che ho disponibile (4,4 KW), raggiungo una temperatura interna di soli 15°! Cosa devo fare? Inoltre, essendo un prodotto del 2010, non ho i dati da inserire per il calcolo secondo la UNI/TS 11300 parte 4.
Attendo delucidazioni, GRAZIE.

Io inserirei nei generatori, dopo la PdC, un generatore elettrico per coprire il restante fabbisogno termico... Penso possa funzionare... Vediamo Albertop che ne pensa.

è esattamente quello che ho detto io ieri su un post simile

http://www.masterclima.info/forum/default.aspx?g=posts&m=14408#post14408 

Salve Nicolini; la 11300-4 consente ad MC di prevedere interpolazione per dati mancanti; in termini di potenza nella sua simulazione mancherebbero 5°C di prestazione; la 10349 individua per Verona (città) una Te - media gennaio - di 2,4 gradi; in termini di energia davvero in gennaio non riesce a stare con il fattore di carico entro il 100%?

Nel caso la produzione stagionale non fosse davvero sufficiente:


Fossi in Albertop non mi sbilancerei senza dichiarazioni interpretative CTI (è già difficile mantenere la responsabilità del funzionamento di MC); come il forum testimonia, in caso di impianto insufficiente (non assente) E di certificazione di progetto o standard (senza metodo Docet o semplificato) tali interpretazioni devono essere prese quali consigli qualificati, non come assunti dall'interpretazione normativa.