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11 anni fa
Chiedo se, ai fini di una certificazione energetica, esiste normativa o chiarimenti ufficiali sul fatto che si debba tenere conto della quota di autoconsumo fornita da impianto fotovoltaico solo se quest'ultimo è inserito sulla sagoma o nel profilo in pianta dell'edificio da certificare.

Grazie
InTec
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11 anni fa
Aggiungo, per chiarezza, un caso specifico:

Stabilimento industriale con palazzina uffici separata termicamente da magazzino industriale non riscaldato.
Sulla copertura del magazzino è installato un impianto fotovoltaico mentre sulla copertura degli uffici è installato un impianto solare termico.

Personalmente ritengo sia giusta questa procedura di certificazione:
- n° 1 APE palazzina uffici considerando il solare termico ovviamente
- n° 1 APE magazzino con procedura per edifici non riscaldati considerando la quota di autoconsumo derivante dall'impianto fotovoltaico sulla propria copertura

C'è qualcuno che può confermare, per esperienza ma meglio con base normativa, questa procedura di certificazione?

Grazie della collaborazione
albertop
11 anni fa


C'è qualcuno che può confermare, per esperienza ma meglio con base normativa, questa procedura di certificazione?

Messaggio originale di InTec:


Io posso confermare solo su "base normativa". La risposta è nella Raccomandazione 14/2013 al paragrafo 9.3 Energia elettrica che inizia così (non la posso allegare tutta ... cercala in rete; si trova):

In generale, i fabbisogni di energia elettrica mensili possono essere coperti fino all’annullamento di energia consegnata da rete attraverso energia elettrica prodotta da:
- fonti rinnovabili “on site”;
- cogenerazione con vettori energetici non rinnovabili o vettori energetici rinnovabili.

Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
InTec
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11 anni fa
Alberto, ho letto e riletto la Raccomandazione CTI 14 ma mi trovo in confusione lo stesso.
Per intendersi, se ho un impianto fotovoltaico come sopra descritto, che non si trova direttamente sulla copertura dell'edificio o zona da certificare, appartiene lo stesso oppure no al confine energetico del sistema?
Se si, ed ho più zone termiche da certificare, come si suddivide se il fabbisogno mensile è eccedente la quota prodotta on-site?

Grazie


albertop
11 anni fa
Direi proprio di si. Se leggi, nella Raccomandazione hanno anche modificato il concetto di "confine energetico" (ovvero l'on site). Potrei avere un fotovoltaico in un terreno adiacente ma fa sempre parte del mio impianto.
Abbiamo fatto la stessa domanda al CTI diverso tempo addietro. la risposta è che qualunque suddicisione avviene in modo proporzionale alla richiesta.
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InTec
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11 anni fa
Grazie, come sempre, dei chiarimenti.

"...in modo proporzionale alla richiesta."
E se le due zone, come nel caso sopra descritto, fossero una riscaldata e l'altra no? Di che richieste si parla, dato che, seppur non riscaldato, un magazzino artigianale o industriale necessita lo stesso di energia elettrica? E' sensato procedere con la stima delle richieste tramite impianto di riscaldamento fittizio?

Ri-grazie