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11 anni fa
Buongiorno,

dovendo redigere un ACE con MC11300 (tra l'altro un ottimo programma) vorrei chiedervi come fareste in questo caso particolare:

un edificio commerciale è composto da 1 zona climatizzata ad uso uffici, 1 zona non climatizzata uso deposito, 1 zona climatizzata come abitazione custode.
La zona uffici e abitazione sono distanti e separate dalla zona non climatizzata ad uso deposito.
Quindi il dubbio è se il certificato ACE deve essere unico per tutto l'edificio (e quindi se il volume e la superficie disperdente devono essere calcolati come somma delle 2 zone climatizzate) o se in alternativa sarebbe giusto trattare le 2 zone separatamente con 2 distinti ACE.

Grazie mille per il prezioso aiuto.
albertop
11 anni fa
Buongiorno,
la domanda "c'azzecca" ben poco con il software. In ogni caso: le due zone climatizzate sono servite dal medesimo impianto termico? Se si tratta del medesimo impianto, si esegue comunque un calcolo unico (UNI/TS 11300-1 pagine 10/11: Individuazione del sistema edificio-impianto).
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11 anni fa
Scusate per l'errore.

Quindi, se le due zone sono alimentate da due impianti termici distinti dovrei fare 2 ACE?

grazie.
albertop
11 anni fa
Gli algoritmi di calcolo (UNI/TS 11300, etc.) sono "per impianto": questo è l'unico dato sicuro.
Per l'ACE non è esplicitato questo livello di dettaglio. IMHO dovrebbe essere possibile realizzare un unico ACE per più impianti. Il software non lo consente (e non mi risulta nessun software lo preveda).
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11 anni fa
Volendo estremizzare con un caso limite, ma che potrebbe essere più frequente di quanto si creda, cioè un'abitazione con due impianti distinti, ma stessa unità immobiliare, stesso proprietario, ecc.

Dovrebbe essere condivisibile dover redigere un unico ACE per certificare l'immobile.
Giusto?

A questo punto avrei bisogno di un espediente, affinchè il sw non "sballi" i calcoli?

Cosa potrei fare?

Secondo voi, sarebbe un errore "grave" inserire entrambe i generatori nella sezione impianti?
albertop
11 anni fa
Certo che può essere condivisibile ma la normativa utilizzata è per impianto. Quindi non sono i software a "sballare" ma il metodo di per sè.

IMHO, in presenza di più impianti termici, si devono calcolare separatamente i risultati per ciascun impianto e poi si "uniscono" manualmente i risultati parziali. Ci sono le "linee guida" che dicono come fare. Non è poi così difficile.

In alternativa, se i generatori sono simili (esempio split) è possibile utilizzare un software sommando le potenze in unico generatore.

Se per l'edificio esiste un impianto "dichiarato" (373, l.10/91), perchè non basare la certificazione su quello e non su quello che l'utente ha inserito nel tempo?
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albertop
11 anni fa

Secondo voi, sarebbe un errore "grave" inserire entrambe i generatori nella sezione impianti?

Messaggio originale di SEP:


Dimenticavo la domanda... Certo che è "grave": i generatori vengono elaborati in "serie" e non in "parallelo".
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luckying
11 anni fa


IMHO, in presenza di più impianti termici, si devono calcolare separatamente i risultati per ciascun impianto e poi si "uniscono" manualmente i risultati parziali. Ci sono le "linee guida" che dicono come fare. Non è poi così difficile.

Messaggio originale di albertop:




Puoi cortesemente indicare la linea guida CTI in questione?
albertop
11 anni fa
Non intendevo del CTI. Tutto quello che riguarda la certificazione viene emanato e pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Intendevo le "solite" linee guida:

Decreto 26/06/2009. Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici 


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SEP
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11 anni fa
Grazie Alberto, ma nelle linee guida non riesco proprio a trovare il punto in cui è indicato come procedere per unire i risultati parziali.
albertop
11 anni fa
😢 😢 😢

Come fai a pretendere che ti dicano come unire i risultati parziali?

Per la classificazione è sufficiente conoscere:

- volume lordo riscaldato
- superficie disperdente che racchiude il volume lordo
- superficie utile
- fabbisogno di energia primaria

Se hai più impianti, sommi i valori di questi parametri (sommatoria di tutti gli impianti) e poi segui la procedura indicata nelle "linee guida" come se si trattasse di un unico edificio.
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