Come ci si comporta nel calcolo dei ponti termici che si affacciano su zone non riscaldate?

Grazie

Il ponte termico è un "componente". Il solo fatto di esistere provoca una dispersione. Che poi sia verso l'esterno o verso locali non riscaldati, cambia l'importanza sul risultato finale ma non certo il metodo.

---

Sicuramente Alberto, ma visto che nella finestra dei locali non climatizzati non vi è la possibilità di inserire un ponte termico, questi elementi li inserisco nella finestra "Ponti termici" considerandoli con la massima dispersione di un ponte termico di una struttura verso l'esterno e non verso un locale avente temperatura diversa. O no? Anche perchè inserendoli manualmente nei locali non climatizzati il software non mi riconosce la dispersione lineare ma la considera superficie disperdente.
Cosa sbaglio nel mio ragionamento?
Grazie

Questo è un limite del software. Hai ragione; sistemeremo. Grazie.

---

Grazie a te!!!🤣

Nel caso il ponte termico sia contemporaneamente verso locali non riscaldati e verso l'esterno (tre temperature al contorno) le cose cambiano.
Il flusso termico fluisce verso il locale non riscaldato e verso l'esterno in base alle caratteristiche geometriche/costruttive della struttura ma anche in base al salto termico tra l'interno e i due ambienti.
Le diverse zone del ponte termico interessate dai due flussi variano quindi al variare delle temperature (o meglio, del rapporto tra le temperature) e quindi cambia anche il valore di PSI.
La norma 10211 indica il metodo di calcolo in questi casi (matrice dei flussi).