Impianti, zone e avanzamento software

Se n’è discusso nel forum quindi vorrei fare qualche annotazione su MC 11300 e la gestione degli impianti termici considerando allo stesso tempo la “roadmap” del software.

L'impianto termico è l'oggetto della verifica per quanto riguarda le prestazioni energetiche di un edificio e normalmente coincide con il generatore di calore e l'insieme di impianti e strutture edili che sono da questo servite. Fin qui nulla di nuovo.

Come conseguenza diretta, i software sono pertanto stati programmati in modo da gestire un edificio che comprenda più impianti termici.

La EN 13790 introduce con una definizione precisa, un concetto abbastanza nebuloso: la "zona termica". Il calcolo degli scambi termici (la EN 13790 non si occupa di impianto) deve essere eseguito per zona (in pratica per gruppi di locali omogenei). La UNI TS/11300 riprende la medesima definizione ma avvicenda in più occasioni la parola “zona”, con la parola “impianto”. Per seguire il filo logico dei calcoli è difficile stabilire l'ambito della zona e quello dell'impianto.

Ancora, il regolamento per la certificazione energetica ha introdotto una nuova variabile indipendente: l'oggetto della certificazione (normalmente il “subalterno”). Certamente è consentito certificare, per un condominio, un appartamento tipo ma il titolare dell’ultimo piano del condominio non può ovviamente ottenere la stessa classe energetica di quello al piano inferiore.

Poiché non è possibile richiedere al certificatore di reinserire gli stessi dati del progettista legge 10 (non è qui interessante stabilire se può essere lo stesso studio tecnico o entità diverse), abbiamo pensato di far coincidere la “zona termica omogenea” con l’appartamento.

Non sono a conoscenza di come abbiano (se hanno) risolto il problema le altre software-house. Si tratta di calcolare il fabbisogno di energia di zona, di aggiungere le perdite di emissione e di regolazione, e dividere il tutto per il rendimento di distribuzione e di produzione complessivo dell’impianto. Contemporaneamente alla verifica “tradizionale” di tutto l’edificio.

Il programma è ora strutturato in questo modo:

  • impianto termico
  • zona termica
  • sottozona (diversi apporti interni, ventilazione, sistemi di emissione, acs, etc)

In questo modo riusciamo a mantenere e ad elaborare tutti gli oggetti di un impianto. Sia della villetta singola, sia del condominio o il singolo negozio di un centro commerciale.

Stato di avanzamento

#1 - Entro la prossima settimana contiamo di avere una versione da consegnare al CTI per la certificazione. Probabilmente la medesima versione sarà consegnata in prova anche ad alcuni beta tester. Sicuramente non saranno comprese le stampe complete richieste dalla legge 10 ma solo i calcoli.

#2 – Entro il 12 settembre saranno disponibili:

  • stampa di relazione art. 28 legge 10/91
  • stampa relazione di calcolo (ora non meglio specificata nelle normative)
  • trasferimento progetto da MC Impianto

#3 – Entro il 26 settembre la certificazione edificio completa. Sarà pubblicata una versione “free”.

#4 - fine ottobre 2009, rifacimento dei moduli materiali e strutture con aggiunta del calcolo della trasmittanza termica periodica.

#5 - fine 2009 il rifacimento completo di MC impianto.

Versioni

Quello che ora svolge MC 11300 è esattamente quello contenuto nelle normative di riferimento. Manca pertanto la gestione delle strutture e la suddivisione in locali. Viene gestito un unico impianto termico per ciascun file. La versione “free” si ferma qui.

Gli utenti che usano MC Impianto, devono per il momento utilizzare sempre il “vecchio” software per l’inserimento dei dati. MC 11300 avrà la funzionalità di importazione dei dati. Come già segnalato, sono automaticamente trasferite da MC Impianto tutte le informazioni fino all’attuale (esclusa) “Verifica fabbisogno”. In pratica si deve gestire il progetto per come lo si conosce ora e sarà disponibile un trasferimento automatico di località climatiche, ostruzioni, strutture, impianti, zone, locali e superfici disperdenti (unico intervento manuale, l’inclinazione del tetto che in MC impianto ora non è prevista).

Il collegamento al progetto originale è memorizzato; non è pertanto necessario assegnarlo ogni volta si apre un progetto:

IntegrazioneMC

Nell’ultima fase, MC 11300 per gli utenti della versione completa, conterrà le medesime funzionalità dell’attuale. Sarà pertanto disponibile un file progetto multi-impianto, multi-locale, etc che, date le dimensioni che potrebbero essere raggiunte, potrà pertanto essere gestito solo con opportuno database.

Se qualcosa non è convincente, discutiamone qui o nel forum.

Interscambio di dati (.XML)

Nel pomeriggio di oggi ho partecipato, presso la sede di Regione Lombardia, ad un “Incontro formativo inerente il file di interscambio dati (.xml)” organizzato da Cestec Spa (diciamo CENED, nome più conosciuto).

In questo momento ci sarebbe dell’altro da fare ma, visto l’argomento trattato,  ho ritenuto opportuno partecipare in ogni caso. Erano presenti molti progettisti che, anche se comprensibilmente OT (Off Topic), hanno pensato bene di piazzare le loro domande sul come risolvere qualche problema di progettazione. Non moltissime le software-house: quelle de “la norma sono io” hanno evidentemente ritenuto inutile la loro presenza.

In ogni caso, di cosa si è parlato? Cos’è questo XML? In poche parole si tratta di un formato particolare di file che, se ben studiato, consente appunto l’interscambio dei dati fra software diversi. Noi, ad esempio, lo abbiamo utilizzato per scambiare i dati fra MC Lombardia e CENED.

Se si vogliono scambiare dati fra software, lo si può fare in altri modi però il formato .XML ha raggiunto il cosiddetto traguardo di “standard de facto”.

L’utilizzo di questo sistema porta ad un nuovo modo di lavorare che io teorizzo (ed auspico) da diverso tempo. Cosa accadrà per le certificazioni in Regione Lombardia dal prossimo 7 settembre?

Il certificatore, utilizzando il software CENED+ oppure qualunque altro software compatibile in grado di generare il file .XML , invierà i dati del progetto (solo i dati di progetto sono obbligatori, non i calcoli) con una semplice procedura che tecnicamente di chiama “upload”. Il file verrà caricato (via Internet) in un server web che provvederà ad elaborarlo, a verificarne la congruenza, dati mancanti, errori ed altro. Una apposita pagina web indicherà i risultati del calcolo. Se questo è conforme con le aspettative del certificatore è data la possibilità di memorizzarlo definitivamente nel server.
Il server restituisce a questo punto un (immagino) documento PDF che contiene la certificazione. Tale documento mantenuto nel server può essere richiesto dal certificatore quante volte questo sia necessario.

Alcuni vantaggi di questa procedura:

  • Non si usa carta
  • Nessuno si sposta per consegnare/ritirare l’atto
  • Il software invia solo i dati di progetto. La parte di calcolo è a carico della Regione (sempre aggiornato, sempre certificato, …)
  • Controllo delle certificazioni con sistemi di IA avanzati
  • Disponibilità del certificato in qualsiasi momento
  • Risparmio complessivo di tempo
  • Il costo di sviluppo dei software viene ottimizzato

Come informatico devo dire che, a mio modesto avviso, la Regione Lombardia si è mostrata, anche in questo caso, molto “avanti” rispetto alle altre regioni e alle “linee guida” nazionali. Questa procedura dovrebbe utilmente essere estesa a tutta Italia. Dovrebbe essere predisposto un server centrale che raccoglie, controlla ed elabora tutti i progetti (a questo punto perderebbe di significato la “certificazione dei software commerciali”).

Sicuramente fra qualche anno ci arriveremo tutti. La Regione Lombardia lo ha già realizzato e partirà dal 7 settembre (su questo ho qualche dubbio … ma auguro di mantenere la scadenza).

Inoltre, chi ritiene che la Regione Lombardia abbia una procedura meno completa delle “linee guida” nazionali è in errore. La nuova procedura di calcolo non è meno completa di quella 11300; è solo più semplice: un unico metodo per il calcolo delle perdite del generatore (anziché i tre della 11300), un unico metodo per le misure dei ponti termici (esterni anziché interni/medi/esterni), un calcolo delle perdite di distribuzione meno nebuloso. E questi sono solo alcuni esempi. Altresì la procedura lombarda è completa (non compare la frase "con uno o più provvedimenti", ricorrente nei decreti/norme nazionali) e gratuita (che non guasta).

Complimenti alla Regione Lombardia per questo piccolo ma importante tassello, per la disponibilità e la professionalità dimostrata.

Voglio ricordare che (se interessati) potete lasciare un commento cliccando sul link "Commenti" presente alla fine di ciascun articolo.

Nuova sezione Forum

E' da oggi attivo il nuovo forum di MasterClima. Si tratta di un forum professionale con tutte le opzioni che vanno per la maggiore nei "message boards" moderni (ricerca, avatar, firma, messaggi privati, etc).

Il forum precedente in area supporto di Aermec è stato bloccato. Sono stati trasferiti gli utenti che avevano partecipato al forum (non quindi tutti quelli presenti in area supporto) e la maggioranza dei messaggi (una decina di discussioni ha avuto problemi nella conversione). Il trasferimento non è stato in grado di mantenere (dal momento che non erano presenti) le statistiche: vedremo se possibile di far ricalcolare il tutto.

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Questo forum non è moderato: è pertanto possibile parlare di qualunque argomento (nei limiti delle regole normali). Per il momento non inviamo alcuna newsletter quindi spargete la voce fra i colleghi: più utenti ci sono e più il forum funziona.

Decreto 7148 Regione Lombardia

Il 13 Luglio 2009 è stato pubblicato il Decreto N. 7148 dal titolo: "Chiarimenti in ordine all'applicazione delle disposizioni per l'efficienza energetica in edilizia e per la certificazione energetica degli edifici di cui alla delibera della giunta regionale N. 5018 del 26 giugno 2007, come aggiornate con delibera della giunta regionale n. 8745 del 2.12.2008, anche alla luce del DPR 59/2009."

Fra gli argomenti trattati:

  1. L'utilizzo di sistemi schermanti nel periodo estivo
  2. Redazione della relazione ex L. 10/91 e dell'ACE e verifica dei requisiti di prestazione energetica
  3. Obbligo di dotazione e allegazione dell'ACE
  4. Pluralità di unità immobiliari e numero di ACE
  5. Data di validità dell'ACE
  6. Nuovo modello di ACE
  7. Verifica dei reuisiti di prestazione energetica e redazione ACE per strutture ospedaliere

Decreto 7148 Regione Lombardia (610,00 kb)

Ddl Sviluppo: Bonomi (Anima) su eliminazione AQE/ACE per detrazione 55%

Da un comunicato stampa di ANIMA: ''La Federazione accoglie positivamente alcuni articoli del DDL su nucleare e semplificazioni, mentre altri affossano interi settori come nel caso della cogenerazione e gli elettrodomestici per la climatizzazione.'' Lo afferma Sandro Bonomi, Presidente ANIMA, Federazione delle Accociazioni Nazionali dell'industria Meccanica Varia ed Affine. ''Tra gli aspetti positivi - aggiunge - sottolineiamo il rilancio del nucleare che rappresenta un'importante opportunita' di sviluppo per il Sistema Paese e per l'industria nazionale legata al nucleare e alla componentistica che opera gia' con successo in tutto il mondo. Ci attendiamo che i costruttori italiani attivi in questo ambito possano essere interlocutori di primario riferimento''. Prosegue...

In Gazzetta le linee guida per la certificazione energetica degli edifici

Da "Il Sole 24 Ore.com":

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 158 del 10 luglio 2009 il decreto dello Sviluppo economico sulla certificazione energetica degli edifici, che porta a regime, anche nelle regioni che non hanno ancora legiferato in materia, l'attestato di certificazione energetica (Ace) in luogo dell'attestato di qualificazione energetica (Aqe), finora vigente nelle sole regioni che hanno disciplinato questa tematica.
Il decreto ha il fine di rendere omogenea, coordinata e immediatamente operativa la certificazione energetica degli edifici su tutto il territorio nazionale.

testo del decreto

Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici (non ancora pubblicate)

Sta circolando in internet un documento contenente le linee guida per la certificazione energetica degli edifici. Deve ancora essere pubblicato ma sembra autentico (dovrebbe essere quello che ha firmato il ministro Scajola).

La parte più interessante (e meglio leggibile) è quella degli allegati dove finalmente si parla di classi prestazionali (che sono differenti dalle bozze che sono uscite un paio di anni orsono).

Anche se la prestazione energetica complessiva dell’edificio deve tener conto di climatizzazione invernale, produzione dell’acqua calda sanitaria, climatizzazione estiva e illuminazione artificiale,

… nella fase di avvio, ai fini della certificazione degli edifici, si considerano nelle presenti Linee guida solamente gli indici di prestazione di energia primaria per la climatizzazione invernale e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici e sanitari.

Inoltre, un argomento nuovo:

Indicazioni per il calcolo della prestazione energetica di edifici non dotati di impianto di climatizzazione invernale e/o di produzione di acqua calda sanitaria.

Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico

Diverso argomento: un disegno di legge presentato al senato eliminerebbe la necessita di presentare AQE/ACE per la sostituzione di generatori i quali, ai fini della detrazione del 55% sarebbero pertanto parificate agli infissi:

Art. 31.
(Semplificazione di procedure)

1. All’articolo 1, comma 24, lettera c), della legge 24 dicembre 2007, n. 244, le parole: «e al comma 346 del medesimo articolo 1» sono sostituite dalle seguenti: «e ai commi 346 e 347 del medesimo articolo 1».

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