borgo1971
  • borgo1971
  • 100% (Glorificato)
  • Classe B Creatore della discussione
10 anni fa
Sono restato veramente allibito dall'articolo di Edilportale sulle "semplificazioni" delle compravendite , sia per la forma che per la sostanza. Per la forma, perché Edilportale che è un punto di riferimento in materia di edilizia e immobili fa un titolo assolutamente fuorviante, in quanto formalmente non vi è alcuna semplificazione se non per i passaggi a titolo gratuito.
Ma andiamo per ordine: nel caso dei passaggi di proprietà a titolo gratuito ho sempre nutrito dei dubbi sull'opportunità di prevedere l'obbligo di predisporre l'APE, ma tant'è, ormai che c'era questa modifica sarebbe comunque un passo all'indietro che denota l'incapacità di questa classe politica di prendere delle decisioni ponderate e sostenibili, nell’interesse della popolazione. Inoltre un eventuale passo indietro diventa una presa per i fondelli per chi nel frattempo è incorso in quest'obbligo, mettendo in cattiva luce chi ha sostenuto l’esistenza di questo obbligo.
Ma il discorso si fa ancora più torbido ed inquietante per quanto riguarda le compravendite vere e proprie e le locazioni. In questo caso la modifica normativa prospettata non porta alcuna semplificazione ai cittadini che intendono rispettare la legge, ma limita i danni per chi non intende rispettarla, gettando ulteriori ombre e discredito su tutto il sistema di certificazione energetica degli edifici. Già il proliferare di certificazioni a basso costo e di dubbia attendibilità, con un assenza quasi totale di controlli, rende difficile far comprendere ai cittadini che non si tratta solo di una formalità burocratica, ma di uno strumento utile per la valutazione degli edifici e per incentivare la riqualificazione energetica degli stessi. E la riqualificazione degli edifici sarà sempre più importante per una società inflazionata da edifici (in gran parte obsoleti) come la nostra. Se si riuscisse ad avviare seriamente il sistema di certificazione e riqualificazione, i benefici potrebbero essere molteplici: risparmio energetico e dei costi con maggiore comfort abitativo per i proprietari, volano economico per la società e riduzione del flusso di denaro verso i paesi produttori, riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti per le generazioni future. Ma in questa situazione di incertezza e continui cambi di direzione da parte del legislatore, tutto passa in secondo piano, rendendo questo strumento inviso ai cittadini che non ne comprendono le finalità e/o non credono nella sua attuazione, e articoli con titoli come quelli di Edilportale non possono essere trascurati.
Ritornando nel merito della modifica legislativa prospettata, si ritiene comunque assurda questa retromarcia sulla nullità degli atti in mancanza dell’attestato di prestazione energetica, sostituita con una ridicola sanzione amministrativa da 500 euro, ancora più ridicola se confrontata con i 3000 euro per ogni annuncio che non riporta la classe e gli indici di prestazione richiesti. Una sanzione di questo tipo darebbe a la possibilità di scegliere la strada della sanzione senza preoccuparsi di far redigere alcun certificato, che se fatto seriamente, in certi casi può costare anche di più di quella cifra. In pratica una riesumazione del certificato in classe G, solo che adesso costerà 500 euro. La nullità degli atti è e resta la forma sanzionatoria più efficace, indipendente dal potere economico del venditore, che tra l’altro non vige solo per la mancanza dell’attestato di prestazione energetica, ma è prevista da ben prima per le eventuali difformità urbanistiche.
Come ultima riflessione, mi chiedo, se già in precedenza l’Italia era incorsa in una procedura d’infrazione per l’incompleta applicazione delle direttive sul contenimento energetico in edilizia, procedura d’infrazione da cui eravamo usciti con il D.L. 4/06/2013 n°63 poi convertito con Legge del 3/08/2013 n°90 (non senza sanzioni), con questo mezzo passo all’indietro, non rischieremmo di incorrere in una nuova infrazione?! E per chi pensa “chi se ne frega delle procedure d’infrazione”, è utile chiarire che le stesse hanno dei costi non irrilevanti per gli stati che vi incorrono.
Perché gli impegni, le regole e le leggi, quando si fanno, vanno anche fatte rispettare.
pelly
  • pelly
  • 100% (Glorificato)
  • classe D
10 anni fa
Come hai già detto tu, è molto probabile che se passa questo emendamento nell'arco di qualche mese incorreremo in un'altra procedura d'infrazione che ci costringerà a pagare altre multe.
Questo tanto per sottolineare per l'ennesima volta come i nostri politici non abbiano la più pallida idea di come mandare avanti il paese.
franlafo
10 anni fa
E già con la semplificazione in materia di sostituzione delle caldaie si è aggiunta al danno economico per la categoria degli impiantisti anche la beffa... Il catasto degli impianti che tanto si era prodigato è stato spazzato via di un botto. Gli installatori allo stesso modo hanno visto in appena 5 mesi incrementare la concorrenza sleale dei doppi laburisti...tanto il cliente compra la caldaia al centro commerciale senza neanche sapere se è idonea al caso in specie, ed il montaggio lo si dà servendosi di " ditte" senza requisiti...addio alle valvole termostatiche ed alla conformità degli scarichi...
Ora anche questa...addio al risparmio energetico..ed addio ad un altro servizio tecnico da parte nostra... Cosa ci rimarrà da fare?, forse aprire un Bar? Ed a questo punto quale stimolo all aggiornamenti professionale?
Ordini professionali tutti, alziamo la voce altrimenti perderete iscritti....


borgo1971
  • borgo1971
  • 100% (Glorificato)
  • Classe B Creatore della discussione
10 anni fa

Ordini professionali tutti, alziamo la voce altrimenti perderete iscritti....

Messaggio originale di franlafo:



Io ho già mandato una email con lo stesso testo ai presidenti del mio collegio, di ARES (agenzia regionale per l'energia) e dell'ANIT. Spero che tra questi ci sia qualcuno che abbia voce in capitolo, e che si faccia sentire sulla mia stessa linea. Ma più si è, e più possibilità ci sono….
lbasa
  • lbasa
  • 100% (Glorificato)
  • Classe B
10 anni fa
Ciao,
nel ringraziare Borgo1971 per la tempestività della segnalazione, vediamo di fare le Cassandre:

Bicchiere mezzo vuoto:

Borgo1971 riflette che:
"... con questo mezzo passo all’indietro, non rischieremmo di incorrere in una nuova infrazione?! E per chi pensa “chi se ne frega delle procedure d’infrazione”, è utile chiarire che le stesse hanno dei costi non irrilevanti per gli stati che vi incorrono.";
La Sentenza citata (Sentenza 13/06/2013 n. C-345/12) effettivamente comporta (come comporterà la sicura prossima procedura d'infrazione):
"... 31. Ai sensi dell’articolo 138, paragrafo 1, del regolamento di procedura della Corte, la parte soccombente è condannata alle spese se ne è stata fatta domanda. Poiché la Commissione ne ha fatto domanda, la Repubblica italiana, rimasta soccombente, dev’essere condannata alle spese. ..."

Bicchiere mezzo pieno:

Il DDL collegato alla Legge di Stabilità 2014 intende modificare l'art. 6 del 192 (APE) e l'art. 15 (Sanzioni); sulla questione della semplificazione per i trasferimenti a titolo gratuito potremmo comprenderla se pensassimo che in questo modo verrebbero equiparate alle situazioni di trasferimenti per successione a causa di morte (nel senso che per successione si trasferiscono per froma dichiarativa eventuali immobili senza APE, e nel senso che restano le stesse imposte ipotecarie, catastali e di registro); sulla questione della cancellazione della nullità a favore si semplice sanzione, possiamo comprendere che sia stata scritta per semplificare le operazioni presso Notai e Uffici del Registro.
Infatti la pena di nullità è, nell'attuale Legge, riferita all'obbligo di allegare l'APE ai contratti, e soprattutto può essere fatta valere da chiunque ne abbia voglia; introducendo semplice multa perderà valore interessarsi alla cosa per chi non sia acquirente/locatario.
Resta ancora l'obbligo "... il proprietario deve rendere disponibile l’attestato di prestazione energetica al potenziale acquirente o al nuovo locatario all’avvio delle rispettive trattative e consegnarlo alla fine delle medesime; in caso di vendita o locazione di un edificio prima della sua costruzione, il venditore o locatario fornisce evidenza della futura prestazione energetica dell’edificio e produce l’attestato di prestazione energetica ..."; e restano le sanzioni previste nell'art.15.
Resta ancora l'obbligo di inserire "apposita clausola con la quale l'acquirente o il conduttore danno atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell’attestato, in ordine alla attestazione della prestazione energetica degli edifici"; e vengono a mancare le sanzioni (ma non erano espresse nemmeno prima).

Adesso che ho scritto, mi rendo però conto di provare a mantenere rispetto al legislatore e dare un senso "quando un senso non c'è", crea ancora + amarezza verso il modo di scrivere i testi di legge della repubblica rappresentativa italiana.


borgo1971
  • borgo1971
  • 100% (Glorificato)
  • Classe B Creatore della discussione
10 anni fa
Un obbligo senza un adeguata punizione per chi non lo rispetta, purtroppo vale ben poco in questo paese (e probabilmente anche negli altri). Non ho ancora visto un annuncio che riporti tutti i dati richiesti dalla legge (gli indici di prestazione energetica dell’involucro e globale dell’edificio o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente). In parte è comprensibile in quanto dall'uscita del D.L. 63 ad oggi forse è trascorso troppo poco tempo, ma l'obbligo di inserire classe e EPgl sussisteva già da prima (senza sanzioni), invece molti annunci sono ancora privi di qualsiasi informazione e scommetto che altri riportano dati farlocchi. Ma il problema in questo caso è che le sanzioni sono solo sulla carta. Ovviamente non sarebbe corretto prevedere e applicare sanzioni all'entrata in vigore di una nuova legge, ma le stesse dovrebbero dare tempi certi e sufficienti per adeguarsi alle varie novità. E infatti gran parte dei certificati che sto facendo, li sto facendo "perché ce l'ha chiesto il notaio" o "perché tra qualche giorno c'è il contratto", ecc… che tra questi ci sia anche qualche caso non passato su qualche annuncio immobiliare può anche essere, ma dubito che sia così per tutti.
Comunque è proprio, qui la questione. Nella maggioranza dei casi si arriva all'atto senza A.P.E., in quanto le sanzioni pecuniarie non vengono applicate affatto. Ma l'atto per il momento rappresenta proprio il controllo invalicabile in quanto la nullità degli atti è un rischio che nessuno vuol correre, un controllo che può anche aiutare nel ragionamento, che visto che l'A.P.E. si dovrà fare per forza, tanto vale farlo già per l'annuncio. Ma se il deterrente per il fatto che non venga predisposto l'A.P.E. sostituisce alla nullità dell'atto una semplice sanzione pecuniaria, di importo irrisorio (*) e che non si sa se e chi risquoterà, l'effetto più prevedibile è che anche questo obbligo verrà rispettato come quello sugli annunci immobiliari.

(*) l'importo è irrisorio nel contesto di una transazione immobiliare, anche se lo è anche il costo di un A.P.E., ma mentre il rispetto dell'obbligo è un costo certo, quello della sanzione è solo una remota possibilità.