marco Bat
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4 anni fa
Salve, pensavo di sapere cosa significa la spunta "impianto dedicato" sul pannello servizi delle zone, ma ora credo che sia meglio stare attenti a quel pulsante.
Ho fatto un test solo sul raffrescamento, ed ho capito qualcosa.

Nel caso di un appartamento termoautonomo con due zone, divise per il semplice fatto che la zona A ha il clima, la zona B no, bisogna procedere con un impianto di riscaldamento di fabbricato ed un impianto di raffrescamento di zona come si era già detto su altri post. Non provate a mettere l'impianto di raffrescamento nel fabbricato (che avrà in ogni caso il servizio di calcolo C(raffrescamento) attivo) e sperare di attivarlo/disattivarlo per zona mettendo le spunte sui servizi C presenti di zona o ancora peggio su "impianto dedicato" perchè ho provato tutte le combinazioni, nessuna combinazione dà il risultato giusto assieme alla scala energetica corretta se si vuole un clima parzializzato.

Tuttavia, anche procedendo correttamente con un raffrescatore solo su una zona, bisogna stare attenti ad una trappola, e cioè gli interruttori per i "servizi energetici presenti" nelle zone. Mettendo la spunta su C nelle varie zone, si vanno a modificare i servizi dell'edificio di riferimento, non di quello reale, con l'effetto di distorcere la scala energetica.
Nell'esempio in oggetto senza raffrescatore di fabbricato, zona A raffrescata con generatore di zona, zona B no, la combinazione giusta è zona A barrare servizio C presente (NO "impianto dedicato"!!!), zona B non barrare C nei servizi.
Negli altri due casi, cioè includendo il servizio estivo in zona B o togliendolo in A, il calcolo dell'Epc avviene comunque correttamente ma cosa succede? Nel primo caso viene inclusa la zona B da raffrescare nell'edificio ideale, nel secondo caso viene tolto il clima sempre solo nell'edificio di riferimento, risultando in un allargarsi della scala energetica o stringersi, con il risultato di falsare la classe dell'edificio reale.

La spunta su "impianto dedicato" invece ho capito che contiene qualche bug, quindi è meglio non usarla, perchè il programma di default usa l'impianto di zona, e se non lo trova passa il fabbisogno di zona all'impianto di fabbricato. Adesso qualcuno mi corregga se sbaglio, ma dai miei esperimenti se clicco su "impianto dedicato" (mi riferisco all'impianto estivo, H e W non so) , il programma fa uno strano ovverride dell'impianto di zona su quello di fabbricato: se la zona non ha impianto, il suo fabbisogno non viene passato al generatore di fabbricato (ed. reale, quello ideale invece ha il regolare surplus di energia per la zona non climatizzata) e quindi non viene conteggiata la zona nell'Epc totale. Se invece ho un impianto di zona e clicco "impianto dedicato", a prescindere che ci sia un impianto di fabbricato o meno, .... in questo caso succede qualcosa di brutto😕 (non so se è un bug, ma è facile da verificare), cioè inspiegabilmente viene raddoppiato l'Epc della zona: nei risultati si trova il giusto fabbisogno nren nella sezione "gruppo impianto", ma quello che appare negli indicatori energetici di edificio è il doppio.

Magari qualcuno me lo sa spiegare, ma in generale mi sa che è meglio evitare come la peste "impianto dedicato" nella sezione estiva. Quello che è importante è includere il servizio solo nelle zone effettivamente raffrescate per avere una corrispondenza tra edificio reale e edificio di riferimento.
cherubino
4 anni fa
Il messaggio è alquanto contorto e in alcuni casi fuorviante.

L'impianto dedicato ha la funzione di circoscrivere il fabbisogno di una zona che deve quindi chiudersi con la definizione di un generatore per quel servizio nella parte impianto di zona.

Vediamo un esempio:
Ho un impianto centralizzato per il servizio di riscaldamento.
Definisco gli appartamenti nelle zone SENZA impianto dedicato, nella parte Impianto definisco il generatore a livello di Edificio.
Il fabbisogno delle zone viene sommato e portato a livello di edificio ed elaborato dal generatore, i risultati vengono divisi in millesimi nelle zone.

Un coinquilino di questo palazzo si stacca dall'impianto centralizzato.
Nella zona corrispondente a questo appartamento seleziono la spunta Impianto dedicato. A questo punto però nella parte Impianto devo definire per quella zona il generatore che copre il servizio di quell'appartamento, se non lo faccio i risultati saranno errati. Nel fabbisogno di edificio non viene sommato il fabbisogno della zona con la spunta su Impianto dedicato e tale fabbisogno deve essere gestito con un generatore nella zona.
In Indicatori energetici i risultati dell'edificio conterranno sia i valori finali dell'impianto centralizzato sia quelli della zona con impianto autonomo.

L'edificio di riferimento rispecchia esattamente l'edificio reale, per cui se si mette la spunta su Impianto dedicato per un servizio nell'edificio di riferimento verrà considerato un generatore per quella zona.

Tutto il resto menzionato sono tentativi che se non rispecchiano quanto detto danno risultati errati.
Se poi le sembra di aver trovato un bug possiamo parlarne visionando il progetto perchè potrebbe essere frutto di dati di input errati.
marco Bat
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4 anni fa
Quindi con l'appartamento a due zone, senza impianto estivo di fabbricato, ma con zona A con impianto clima estivo e zona B senza impianto, mi verrebbe da pensare di spuntare la casella "generatore dedicato" nella sezione servizi della zona A, invece così mi risulta un errore, EpC doppio e fabbisogno Qpc nren doppio... Senza spuntare "impianto dedicato" nel caso sopra invece va tutto bene, con fabbisogni e indici corretti.

E' corretto comunque spuntare [C] nei servizi della zona A ma non in quella della zona B giusto? Ho visto che la spunta sui servizi di zona inclusi (quella sopra "generatore dedicato", lasciando perdere "generatore dedicato") non cambia il calcolo delle prestazioni energetiche di raffrescamento dell'edificio se li includo o meno, cambia solamente la prestazione del fabbricato di riferimento, come se includessi o escludessi i fabbisogni di clima estivo nel fabbricato di riferimento (quindi cambiano le scale ABCDEFG).
cherubino
4 anni fa

Quindi con l'appartamento a due zone, senza impianto estivo di fabbricato, ma con zona A con impianto clima estivo e zona B senza impianto, mi verrebbe da pensare di spuntare la casella "generatore dedicato" nella sezione servizi della zona A, invece così mi risulta un errore, Epgl doppio... Senza spuntare "impianto dedicato" nel caso sopra invece va tutto bene, con fabbisogni e indici corretti.

Messaggio originale di marco Bat:


Ma nella zona ha definito il generatore per il raffrescamento? Mi mandi i 2 progetti che vediamo cosa intende che le dà l'Epgl doppio e se serve risolviamo.


E' corretto comunque spuntare [C] nei servizi della zona A ma non in quella della zona B giusto? Ho visto che la spunta sui servizi di zona inclusi (quella sopra "generatore dedicato", lasciando perdere "generatore dedicato") non cambia il calcolo delle prestazioni energetiche di raffrescamento dell'edificio se li includo o meno, cambia solamente la prestazione del fabbricato di riferimento, come se includessi o escludessi i fabbisogni di clima estivo nel fabbricato di riferimento (quindi cambiano le scale ABCDEFG).

Messaggio originale di marco Bat:


Se nelle zone include il servizio di raffrescamento con impianto dedicato anche l'edificio di riferimento standard lo avrà con rendimento di generazione tabellare. In questo modo mettendo una spunta o meno nelle zone vedrà cambiare l'edificio di riferimento standard e quindi la classe.
albertop
4 anni fa

Non provate a mettere l'impianto di raffrescamento nel fabbricato (che avrà in ogni caso il servizio di calcolo C(raffrescamento) attivo) e sperare di attivarlo/disattivarlo per zona mettendo le spunte sui servizi C presenti di zona o ancora peggio su "impianto dedicato" perchè ho provato tutte le combinazioni, nessuna combinazione dà il risultato giusto assieme alla scala energetica corretta se si vuole un clima parzializzato.

Tuttavia, anche procedendo correttamente con un raffrescatore solo su una zona, bisogna stare attenti ad una trappola, e cioè gli interruttori per i "servizi energetici presenti" nelle zone. Mettendo la spunta su C nelle varie zone, si vanno a modificare i servizi dell'edificio di riferimento, non di quello reale, con l'effetto di distorcere la scala energetica.
Nell'esempio in oggetto senza raffrescatore di fabbricato, zona A raffrescata con generatore di zona, zona B no, la combinazione giusta è zona A barrare servizio C presente (NO "impianto dedicato"!!!), zona B non barrare C nei servizi.
Negli altri due casi, cioè includendo il servizio estivo in zona B o togliendolo in A, il calcolo dell'Epc avviene comunque correttamente ma cosa succede? Nel primo caso viene inclusa la zona B da raffrescare nell'edificio ideale, nel secondo caso viene tolto il clima sempre solo nell'edificio di riferimento, risultando in un allargarsi della scala energetica o stringersi, con il risultato di falsare la classe dell'edificio reale.

La spunta su "impianto dedicato" invece ho capito che contiene qualche bug, quindi è meglio non usarla, perchè il programma di default usa l'impianto di zona, e se non lo trova passa il fabbisogno di zona all'impianto di fabbricato. Adesso qualcuno mi corregga se sbaglio, ma dai miei esperimenti se clicco su "impianto dedicato" (mi riferisco all'impianto estivo, H e W non so) , il programma fa uno strano ovverride dell'impianto di zona su quello di fabbricato: se la zona non ha impianto, il suo fabbisogno non viene passato al generatore di fabbricato (ed. reale, quello ideale invece ha il regolare surplus di energia per la zona non climatizzata) e quindi non viene conteggiata la zona nell'Epc totale. Se invece ho un impianto di zona e clicco "impianto dedicato", a prescindere che ci sia un impianto di fabbricato o meno, .... in questo caso succede qualcosa di brutto😕 (non so se è un bug, ma è facile da verificare), cioè inspiegabilmente viene raddoppiato l'Epc della zona: nei risultati si trova il giusto fabbisogno nren nella sezione "gruppo impianto", ma quello che appare negli indicatori energetici di edificio è il doppio.

Magari qualcuno me lo sa spiegare, ma in generale mi sa che è meglio evitare come la peste "impianto dedicato" nella sezione estiva. Quello che è importante è includere il servizio solo nelle zone effettivamente raffrescate per avere una corrispondenza tra edificio reale e edificio di riferimento.

Messaggio originale di marco Bat:



Che dire. Complimenti per la sicurezza con cui vengono esposte le conclusioni.

Per i "comuni mortali" ricordiamo quello che c'è scritto nel manuale:


Per il riscaldamento (H), l’acqua calda sanitaria (W), il raffrescamento (C) e la ventilazione (V) è presente l’opzione di Impianto dedicato.
Questa opzione indica al software che per un determinato servizio di questa zona esiste un generatore che copre il suo fabbisogno. È necessario quindi compilare nella scheda Impianto la parte inerente il servizio.
Per il servizio di Ventilazione (V), selezionando impianto dedicato, viene abilitata la medesima opzione anche per il servizio di riscaldamento (H) e raffrescamento (C). Quando viene selezionata questa opzione nella scheda Impianto vanno definiti i dati dei 3 servizi a livello di zona.

Messaggio originale di cherubino:



Forse non è scritto bene come i "promessi sposi" ma si dovrebbe capire che "impianto dedicato" significa che questa zona dispone, per quel servizio, di un impianto dedicato a quel servizio. Pertanto non c'è alcun "override" (pensavo fosse utilizzato solo dai programmatori questo termine 😁 ).

Questa opzione è stata inserita a suo tempo per gestire i condomini con impianti autonomi. In precedenza si dovevano creare diversi files di progetto; da quel momento un solo progetto poteva comprendere n appartamenti.

E' un opzione del software e, correttamente può essere usata a piacere. L'opzione blocca "l'override" sull'impianto per quel servizio. E' una opzione. Lo dice il titolo; se non va bene non la si usa.

Quindi con l'appartamento a due zone, senza impianto estivo di fabbricato, ma con zona A con impianto clima estivo e zona B senza impianto, mi verrebbe da pensare di spuntare la casella "generatore dedicato" nella sezione servizi della zona A, invece così mi risulta un errore, EpC doppio e fabbisogno Qpc nren doppio... Senza spuntare "impianto dedicato" nel caso sopra invece va tutto bene, con fabbisogni e indici corretti.

E' corretto comunque spuntare [C] nei servizi della zona A ma non in quella della zona B giusto? Ho visto che la spunta sui servizi di zona inclusi (quella sopra "generatore dedicato", lasciando perdere "generatore dedicato") non cambia il calcolo delle prestazioni energetiche di raffrescamento dell'edificio se li includo o meno, cambia solamente la prestazione del fabbricato di riferimento, come se includessi o escludessi i fabbisogni di clima estivo nel fabbricato di riferimento (quindi cambiano le scale ABCDEFG).

Messaggio originale di marco Bat:



Il "problema" dei risultati è molto più probabilmente legato alla superficie. Ricordiamo che il decreto prevede che anche se il raffrescamento è installato solo in un locale di un'abitazione, l'indice viene calcolato comunque sull'intera area dell'abitazione. Nelle varie casistiche questa sfaccettatura è stata considerata?






Non lavoro più su questo software. Non inviatemi messaggi privati. Per assistenza sul software utilizzate la pagina contatti  di questo sito. Grazie. Alberto.
marco Bat
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4 anni fa
Per spiegare il problema che penso di avere risolto, avevo bisogno prima di un chiarimento (lasciando stare l'"impianto dedicato"):
Posto che la spunta su fabbricato> servizi inclusi nel calcolo è quella che include o esclude il calcolo di Epc nell'edificio reale:
E' corretto dire che la spunta fabbricato>zona>servizi energetici presenti [C] indica se il servizio di raffrescamento è incluso o meno nel calcolo dell'edificio di riferimento e non in quello reale?

cherubino
4 anni fa
Se ci sono i dati per effettuare il calcolo questo viene fatto a prescindere dalla spunta.
Nell'edificio reale l'Ep globale è determinato solo dai servizi inclusi nel calcolo.
marco Bat
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4 anni fa
Si, esatto: se ci sono impianti di raffrescamento nelle singole zone, questi traducono il carico termico della zona in fabbisogno energetico corrispondente, se invece nella zona non ci sono generatori clima, il fabbisogno termico si traduce in fabbisogno energetico nullo, quindi la zona non "consuma" d'estate, questo a prescindere dalle spunte nei servizi di zona (purchè sia attivo il servizio C di fabbricato, altrimenti non posso nemmeno leggere Epc).

Se invece spunto il servizio C di zona, a prescindere dal fatto che in quella zona ci sia o meno un generatore, nell'edificio reale il calcolo rimane uguale, ma il programma attiva la climatizzazione di zona nell'edificio di riferimento, tanto l'edificio ideale ha un suo generatore ideale per tutte le zone (anche poco efficiente direi).
Per cui, anche se nel mio edificio viene sempre calcolato correttamente l'Epc a prescindere da cosa spunto, la scala energetica cambia notevolmente: da edificio di riferimento non climatizzato (nessuna spunta di zona) e scala severa, a edificio di riferimento parzialmente climatizzato con scala media, a edificio ideale totalmente climatizzato (tutte le spunte di zona) con scala energetica gonfiatissima, la classe del mio edificio reale può variare da E, a D, a C.
Chiaramente la scelta giusta sta nell'attivare i servizi di zona corrispondentemente agli impianti, se presenti delle zone, ma questo non è automatico per il programma e me ne sono accorto solo ora.