Le coordinate GIS

Oggi è stata la giornata delle coordinate GIS. Diversi utenti ci hanno contattato per sapere che cosa si nasconde dietro quella sigla richiesta nella compilazione dell’APE.

Nulla di più semplice: è sufficiente inserire la sigla su Google per scoprire che GIS altro non é che l’acronimo di Geographic Information System. Per saperne di più è possibile seguire il link su Wikipedia.

In pratica, il dato richiesto nell’APE prevede le coordinate (latitudine e longitudine) dell’edificio oggetto della certificazione. Per ottenere tale valore è sufficiente disporre (durante il sopralluogo obbligatorio) di uno smartphone che per mezzo del GPS e di un app (ce ne sono diverse disponibili per tutti gli smartphone) consente di ottenere il dato cercato.

Per chi non dispone di smartphone oppure non si schioda dal proprio ufficio per il sopralluogo, mostriamo un metodo molto semplice per ottenere l’informazione. Prosegue...

Versione 2.10 per decreti attuativi 192/2005

E’ disponibile da oggi la versione 2.10 di MC 11300. Questa versione consente di calcolare e redigere documenti conformi ai decreti attuativi del Dlgs 192/2005 in vigore dal 1 ottobre 2015.

Si tratta ancora una volta di un programma separato dal precedente pertanto si consiglia di mantenere anche la precedente versione 2.08 nel caso di elaborazione di un progetto datato precedentemente.

Le differenze per l’utilizzatore del software sono minime dal momento che il calcolo delle prestazioni energetiche è e rimane legato alla UNI/TS 11300. I risultati degli indicatori devono essere identici a quelli ottenuti con la versione precedente. La classificazione o i valori limite da rispettare sono invece sostanzialmente differenti.
Dovrebbe essere inutile ricordare che l’algoritmo per determinare la classe è completamente diverso. Fino al 30 settembre si utilizzavano i valori di gradi giorno, superficie disperdente e volume; dal primo ottobre si usa il meccanismo dell’edificio di riferimento. Per concludere: è difficile (se non impossibile) che la classe di prima rimanga la stessa.

I progetti iniziati con versioni precedenti possono essere letti ed elaborati con la nuova 2.10. All’apertura del progetto esistente si viene avvisati delle modifiche da (eventualmente) apportare. Tutte le modifiche richieste sono legate a doppio filo con il concetto di “edificio di riferimento” e di “requisiti minimi”.

Nei prossimi giorni vedremo se possibile pubblicare qualche articolo sulla nuova metodologia che comunque, ricordiamo, è di pubblico dominio (=gratis, basta leggere Occhiolino).

Alcune funzionalità del software non sono ancora complete ma contiamo di chiudere il cerchio entro qualche giorno con revisioni successive. Al solito, per eventuali problemi sul software, non esitate a contattarci (ricordiamo che è disponibile anche un ottimo forum di discussione).

Che dire; noi abbiamo quasi concluso per cui: buon lavoro con MC 11300 Pollice in su.

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